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Corte Costituzionale, cognome materno e Pillon: bufera sul senatore

28 aprile 2022 | 12.53
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Twitter all'attacco dopo il 'cinguettio' del leghista sulla sentenza della Consulta

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa

"Ma il #cognomematerno non è mica per caso il #cognome del nonno o del bisnonno materno?". La Consulta sancisce l'illegittimità dell'attribuzione automatica ai figli del cognome del padre e Simone Pillon ironizza sulla sentenza su Twitter attirando critiche e sfottò. Per il senatore leghista infatti, tornato oggi sull'argomento con un lungo post pubblicato su Facebook, ci sarebbero altre "priorità" da ricercarsi "altrove" anche se "non sono aprioristicamente contrario al doppio cognome. Del resto si poteva già fare, sia pure con una procedura inutilmente complessa". Un po' troppo per gli utenti, che sul passaggio del nuovo post che recita "il patronimico garantisce al figlio l'appartenenza a una stirpe, lo rende immediatamente parte di una storia e di un gruppo" e "ho la sensazione che qualcuno voglia usare la riforma per assestare il colpo di grazia alla già minata figura paterna" protestano vivacemente.

"A Pillon non nascondi niente, mica è scemo come noi", ironizzano, mentre pubblicano foto padre-figlio sorridenti in compagnia di una incubatrice da laboratorio: "Guardate che bella foto di famiglia: il papà che ha donato l'appartenenza ad una storia, ad una comunità, ad una famiglia, il figlioletto e l'incubatrice che ha donato il corpo", scrivono. "In paesi più moderni e civili dei nostri questa legge c’è da quando da noi esisteva ancora il delitto d’onore e il criminale matrimonio riparatore" sottolineano, mentre non mancano appelli al (probabile) nuovo azionista di maggioranza di Twitter: "Elon Musk - chiedono - vedi di fare qualcosa di buono togli la parola a Simone Pillon grazie".

"Che due #cognomi #Pillon co sta storia del #cognomematerno", si sfogano mentre lanciano la frecciata: "Pensa che sballo. Il cognome di mio nonno è uguale a quello della nonna. Tiè".

Ma non è tutto: in polemica aperta con il senatore, gli utenti rispolverano anche un post di Pillon sull'argomento datato 13 febbraio 2021. "Secondo me - scriveva allora il leghista - il cognome paterno non è da considerare come un retaggio patriarcale ma come il regalo più prezioso che un padre possa fare ai figli. La madre dona il corpo, il padre consegna l'appartenenza ad una storia, ad una comunità, ad una famiglia", la frase incriminata. "È possibile inserire maschilismo, misoginia, oggettificazione della donna in una sola frase? Certo, oggi ce lo spiega l’onorevole Pillon!", ribattono, attaccando: "Se non lo hai capito per Pillon, le donne, sono solo dei forni che cuociono il pane e basta".

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