Nella gestione delle spese e degli investimenti dell'Unione europea serve "un approccio completamente nuovo" e sono necessari "profondi cambiamenti" da parte di tutti i responsabili della gestione dei fondi Ue. E' quanto sottolinea la Corte di Conti dell'Unione europea nel suo rapporto annuale presentato al Parlamento europeo, secondo cui i decisori della Ue devono allineare meglio il bilancio alle priorità strategiche dell'Unione e renderlo più reattivo in caso di crisi. Inoltre i gestori finanziari devono assicurare che il denaro sia speso in conformità delle regole per raggiungere i risultati prefissati.
I revisori, che hanno approvato il bilancio Ue 2014, sottolineano nel rapporto che la prossima revisione del ciclo di spesa "offre l'occasione di ripensare le priorità". In questo senso la Ue "deve affrontare una serie di ritardi finanziari per liberare i fondi in modo che possano essere utilizzati dove sono più necessari". In particolare alcuni Stati membri "stanno facendo fatica" a spendere i fondi europei, ma la Commissione europea "ha messo i fondi a loro disposizione senza considerare adeguatamente la loro capacità di investire".
Vítor Caldeira, presidente della Corte dei Conti europea, ha spiegato che "la Ue deve investire meglio il suo denaro e deve garantire che i suoi investimenti corrispondano più strettamente alle sue priorità".
