Le telecamere sulle divise dei poliziotti "potrebbero essere una cosa positiva, è un occhio imparziale che dà la possibilità di valutare a tutela di tutti". Lo dice all'Adnkronos Patrizia Moretti, la madre di Federico Aldrovandi, il diciottenne di Ferrara morto all'alba del 25 settembre 2005 in seguito ad un controllo di polizia. "Avere una telecamera che riprende la realtà è uno dei tanti provvedimenti che si potevano adottare ma - spiega Moretti - quello che deve cambiare o deve essere migliorato è l'approccio in senso generale: basta contrasti. La telecamera è utile a tutti ma vorrei che non ci fossero più motivi di contrasto tra i cittadini e la polizia. Si potrà arrivare ad un'evoluzione se ci sarà la volontà. Non dobbiamo avere paura della polizia, perchè la polizia non deve essere un pericolo".
"Deve cambiare la formazione e l'approccio con le persone - rimarca - La politica deve entrare nel merito delle regole e soprattutto deve avere cura della cultura della formazione costante e non solo nel momento di ingresso delle nostre forze dell'ordine. Certo, serve il reato di tortura: spero non si debba arrivare ad applicarlo, ma potrebbe essere un deterrente per prevenire il danno".