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Corteo Roma, arresti domiciliari per i quattro manifestanti fermati

16 aprile 2014 | 21.03
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Corteo Roma, arresti domiciliari  per i quattro manifestanti fermati

Roma, 16 apr. (Adnkronos/Ign) - Arresti domiciliari per i quattro manifestanti fermati dopo il corteo degli antagonisti di sabato scorso a Roma. La decisione del gip è arrivata dopo l'udienza di convalida a Regina Coeli. Il pm, Stefano Albamonte, aveva chiesto la misura del carcere per Lorenzo Marabina e Antonio Pompea, accusati di lancio di oggetti, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, i domiciliari invece per Ugo Esposito e Simon Canca ai quali è contestato il lancio di oggetti.

IL LEGALE - "Attendiamo di leggere le motivazioni del provvedimento e poi decideremo come muoverci" ha detto l'avvocato Flavio Rossi Albertini, che assiste tre dei quattro fermati.

IL FILMATO - Per tutti sono stati ritenuti idonei gli elementi indiziari emersi all'arresto, che avrebbe visto i quattro schierati nelle prime file del gruppo di violenti venuto a contatto con le forze dell'ordine. Tra i quattro c'è il soggetto filmato in un video, che è stato pubblicato nelle ultime ore, nel momento del fermo e che, ricostruisce la questura di Roma, è stato individuato nell'atto di lanciare un oggetto contro le Forze dell'ordine. Le circostanze dell'arresto, spiega la Questura, hanno dimostrato la partecipazione dei quattro all'attacco contro le forze dell'ordine schierate a tutela dei ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico.

LE INDAGINI - Stanno proseguendo le indagini per individuare ulteriori autori di reato, tra cui i lanci di oggetti (bulloni, bottiglie e componenti della segnaletica stradale divelti) nonché l'accensione e il lancio di petardi a elevato potenziale.

SIT IN - Davanti al carcere decine di persone si sono riunite in un sit: i manifestanti, che hanno scandito in coro lo slogan 'Tutti liberi', hanno lanciato bombe carta e acceso fumogeni colorati.

SGOMBERO - Scontri tra manifestanti e polizia si sono verificati in via Baldassarre Castiglione, davanti a un edificio occupato dai movimenti di lotta per la casa. I dimostranti hanno formato davanti al palazzo un cordone, sfondato dalla polizia con una carica di alleggerimento per procedere allo sgombero . Sei dimostranti sono rimasti feriti, alcuni hanno riportato trauma cranico, altri contusioni. ''E' un massacro sociale, una vergogna'' dice all'Adnkronos Luca Faggiano, uno dei leader dei movimenti di lotta per la casa.

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