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Cosa ha detto Conte, decreto ristori e rischio lockdown

27 ottobre 2020 | 20.27
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(Fotogramma)
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Decreto ristori e rischio lockdown. Sono i temi affrontati dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella conferenza convocata dopo il varo del nuovo provvedimento. "Il decreto ristori vale oltre 5 mld che saranno utilizzati per dare risorse immediate a beneficio di categorie e lavoratori direttamente interessati: ristoranti, bar ristoranti, cinema, palestre e piscine, per citarne alcuni", dice il premier. "I contributi a fondo perduto - aggiunge- arriveranno direttamente sul conto corrente delle categorie interessante, in automatico nei prossimi giorni, con bonifico dell'Agenzia delle entrate" perché si tratta della modalità "più celere. Confidiamo che a metà novembre chi ha già aderito" ai contributi previsti col dl rilancio "li otterrà, gli altri subito dopo".

Le misure comprendono "credito d'imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre, novembre e dicembre; l'esenzione della seconda data dell'Imu; la sospensione dei versamenti dei contributi dei lavoratori per il mese di novembre; un'indennità specifica per i lavoratori dello spettacolo e turismo pari a 1000 iero per ciascuno; 100milioni per la filiera agricola e della ristorazione; cancelliamo la rata di novembre per i versamenti dei lavoratori agricoli".

"Il nostro obiettivo è tenere sotto controllo la curva epidemiologica e mettere in sicurezza il paese. Le nostre scelte possono essere legittimamente criticate, per fortuna viviamo in uno stato democratico. Non abbiamo operato scelte indiscriminate, non abbiamo chiuso attività che ritenevamo meno importanti di altri. Per il governo non ci sono lavoratori di Serie A o di Serie B. Per evitare che la curva ci sfugga, è indispensabile ridurre le principali occasioni di socialità che caratterizzano la nostra vita", afferma.

"Solo in questo modo possiamo decongestionare i mezzi pubblici, evitare assembramenti, diradare le occasioni di contatto non necessarie, alleggerire il sistema dei tracciamenti. Non possiamo illuderci che con una curva epidemiologica in salita continua, le persone vadano tranquillamente in giro, in palestra, al ristorante senza timori. Se rispettiamo queste misure abbiamo buone chance di affrontare dicembre con una certa serenità. In caso contrario, ci ritroveremo più avanti di fronte alla necessità di operare un lockdown generalizzato. E' uno scenario che dobbiamo scongiurare in qualsiasi modo. Queste misure sono necessarie per proteggere il nostro sistema economico-produttivo-sociale ed evitare che venga danneggiato irreparabilmente. Dobbiamo continuare sulla strada di grande responsabilità, determinazione, coraggio e solidarietà con chi viene colpito da queste misure".

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