Stretta sul fronte immigrazione e sul fronte sicurezza. Dopo il via libera della Camera (e l'ok precedentemente incassato dal Senato) il decreto Sicurezza è ora legge. Tante le novità contenute nel provvedimento fortemente voluto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, dai permessi di soggiorno ai centri di permanenza, passando per l'Agenzia nazionale per i beni sequestrati. Vediamo, di seguito, quali sono le misure principali.
CENTRI DI PERMANENZA - Sul fronte immigrazione, il decreto prevede il raddoppio dei tempi di trattenimento nei Centri di permanenza per il rimpatrio, che passa da 90 a 180 giorni;
PERMESSI DI SOGGIORNO - Il decreto prevede poi l'abrogazione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari sostituiti con permessi per meriti civili o per cure mediche o se il Paese di origine vive una calamità naturale.
SPRAR - Quanto agli Sprar, continueranno ad esistere ma limitatamente ai richiedenti di protezione umanitaria e ai minori accompagnati.
REVOCA PERMESSO - Il dl prevede, inoltre, l'ampliamento dei reati che provocano la revoca del permesso di rifugiato (violenza sessuale, spaccio di droga, violenza a pubblico ufficiale).
DASPO - Per quanto riguarda le 'disposizioni in materia di sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa', il decreto prevede l'estensione del 'daspo' per i sospettati di avere a che fare con il terrorismo internazionale e l'estensione del daspo urbano anche ad aree quali mercati e fiere.
REVOCA CITTADINANZA - Per i colpevoli di reati con finalità di terrorismo scatterà poi la revoca della cittadinanza.
AGENZIA NAZIONALE BENI SEQUESTRATI MAFIA - Inoltre, il dl contempla il potenziamento degli organici dell'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alle mafie.
TASER - Quanto alla sperimentazione di armi ad impulsi elettrici (taser), viene estesa agli operatori della polizia municipale di Comuni con più di 100.000 abitanti.