Dall'attività di campionamento del particolato atmosferico, tracce del radionuclide Ru-106 sono state registrate nell'aria dalle sedi di Verona, Vicenza e Belluno di ARPAV.
COS'È - Il Ru-106, si legge sul sito dell'agenzia protezione ambientale della Toscana (regione in cui sono state rilevate piccole concentrazioni di Rutenio-106 come per il Veneto), "è un radionuclide impiegato in radioterapia, presente in impianti di produzione in diversi Paesi europei".
"I dati disponibili attualmente mostrano livelli misurati da alcuni mBq/m3a qualche decina di mBq/m3 (in Friuli VG e Veneto)" viene evidenziato. "In Toscana, l'Unità Operativa Radioattività e Amianto di ARPAT - laboratorio di riferimento della rete nazionale - effettua il campionamento e analisi giornaliera a Firenze, dove è stato rilevato un valore intorno ad 1 mBq/m3 nel campione del fine settimana (dal 30/09 al 02/10 mattina) e in quello del lunedì (dalla mattina del 02/10 alla mattina del 03/10)".
IMPATTO NON SIGNIFICATIVO - E' stata comunque "esclusa la provenienza da impianti nucleari o esplosioni di ordigni bellici in quanto in tal caso sarebbe stato accompagnato da altri radionuclidi" rassicura Arpat, sottolineando che si tratta di "quantità che non hanno un impatto significativo sulla salute e sull'ambiente".
"Sono in corso gli approfondimenti per determinare l’origine della contaminazione - conclude l'Agenzia - che, in base ai dati radiologici e meteorologici disponibili, sembra provenire dall’Est-Europa".