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Cubomedusa, come riconoscerla

02 agosto 2018 | 19.01
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Cubomedusa, come riconoscerla

Sarebbe stata la più letale delle meduse al mondo a pungere Gaia, la bimba italiana di 7 anni morta nelle Filippine dopo essere stata punta da una cubomedusa mentre faceva il bagno. "Nei mari tropicali ci sono meduse molte pericolose, dalla tossicità elevatissima, in grado di scatenare reazioni violentissime. Penso alla Caravella portoghese, molto diffusa in Australia", o alla medusa scatola. "Si tratta di organismi marini che possono provocare uno choc anafilattico: il paziente andrebbe trattato rapidamente con adrenalina". A spiegarlo all'Adnkronos Salute è Antonino Reale, responsabile di Pediatria dell'emergenza dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

"Per fortuna queste specie pericolosissime fino ad ora non sono state segnalate nei nostri mari. Diverso è il caso australiano, dove si sono registrate nel corso degli anni diverse vittime, tanto che sulle spiagge ci sono i cartelli che segnalano il pericolo - aggiunge il pediatra - Fra le reazioni alle meduse dei nostri mari non sono segnalati casi di mortalità, ma certo l'incontro può essere davvero molto doloroso".

Come procedere in caso di puntura? "La prima cosa da fare è utilizzare una carta di credito o un coltellino per raschiare via le particelle caustiche rimaste sulla pelle - raccomanda Reale - Poi è bene lavare accuratamente la parte con acqua dolce o salata. Inutile, invece, l'uso di sabbia calda o di ammoniaca. La sostanza più efficace per le punture di meduse è il cloruro d'alluminio al 5%: ha infatti una doppia azione, vasocostrittrice e antidolorifica. Dunque dopo un contatto ravvicinato un gel al cloruro d'alluminio aiuterà a superare il dolore", conclude.

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