Le indagini sono state avviate a seguito di una segnalazione dell'Autorità Giudiziaria della Confederazione Elvetica alla Procura di Castrovillari, relativa alla presenza su un conto corrente, intestato all'indagato ed acceso presso la filiale di Zurigo di una banca svizzera, della somma di 530 mila euro, quasi interamente riconducibile a fondi comunitari di cui alla Legge 488/92
Militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cosenza, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Franco Giacomantonio e dal suo sostituto Silvia Fonte Basso, hanno eseguito l'arresto di un imprenditore di Avellino, M.E., 64 anni, ed il sequestro di buoni di risparmio bancari per oltre 120 mila euro a carico della figlia, M.M., 35 anni, all'esito di una importante e attività condotta in materia di riciclaggio internazionale.
Le indagini sono state avviate a seguito di una segnalazione dell'Autorità Giudiziaria della Confederazione Elvetica alla Procura di Castrovillari, relativa alla presenza su un conto corrente, intestato all'indagato ed acceso presso la filiale di Zurigo di una banca svizzera, della somma di 530 mila euro, quasi interamente riconducibile a fondi comunitari di cui alla Legge 488/92.
Dalle indagini dalle Fiamme Gialle cosentine è emerso che l'ingente somma è stata indebitamente percepita da una importante società informatica che avrebbe dovuto avviare, con provvidenze pubbliche, un'attività di riproduzione di supporti video nel comune di Morano Calabro (Cs).