cerca CERCA
Sabato 20 Aprile 2024
Aggiornato: 14:58
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Costiera Amalfitana, i giudici: “Il Parco del Fuenti non è una speculazione”

17 giugno 2014 | 21.28
LETTURA: 3 minuti

La decisione del Tribunale di Salerno, a conclusione del processo relativo all’intervento di restauro del paesaggio per la realizzazione del Parco

Costiera Amalfitana, i giudici: “Il Parco del Fuenti non è una speculazione”

Il Parco del Fuenti sulla Costiera Amalfitana non è una speculazione. Lo hanno stabilito oggi i giudici del Tribunale di Salerno, a conclusione del processo relativo all’intervento di restauro del paesaggio per la realizzazione del Parco del Fuenti, dopo che il 30 settembre del 2010 la Guardia di Finanza aveva sequestrato l’intera area per una presunta speculazione edilizia. Con la sentenza odierna sono stati prosciolti tutti gli imputati dai capi di accusa A, B e C, cioè abuso d’ufficio, falso ideologico e articolo 44 Dpr 380/2001.

Il caso del Fuenti-bis, detto anche Fuentino, nasce in seguito all’abbattimento, avvenuto nel 1999, dell’hotel Fuenti, l’ecomostro che ha rappresentato uno dei primi casi di abuso edilizio su vasta scala in Italia. Proprio per ‘bonificare’ quell’area di oltre 17 ettari è stato in seguito progettato il Parco del Fuenti, posto successivamente sotto sequestro dalla Gdf e ora dissequestrato.

Assolti perché “il fatto non sussiste” l’architetto Maria Teresa Mazzitelli, titolare della ditta esecutrice dei lavori; l’ingegnere Alberto de Flammineis; il progettista ingegnere, Massimo Adinolfi; l’architetto Olindo Manzione, responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Vietri sul Mare. Le uniche contravvenzioni comminate sono state quelle per la difforme installazione della struttura lignea dello stabilimento balneare, che era ancorato alla roccia con il supporto di plinti in cemento armato, anziché di pali infissi nella sabbia.

‘’Enorme soddisfazione per l’esito, dopo un processo complesso, delicato e dai rilevanti risvolti giuridici e patrimoniali - ha commentato l’avvocato Federico Conte - Una sentenza giusta, in tempi giusti. Un processo giusto, che si è svolto in una dialettica con il Pm ispirata a principi di lealtà e competenza”.

“Una sentenza, insomma, che restituisce dignità ad un intervento di restauro del paesaggio di particolare pregio architettonico ed ambientale - ha quindi concluso il penalista - fortemente voluto dalla famiglia Mazzitelli. Intervento che pone rimedio allo scempio naturalistico derivato dalla demolizione dell’Amalfitana Hotel”.

Parole a cui hanno fatto eco le dichiarazioni dell’architetto Maria Teresa Mazzitelli: “Ringrazio il mio avvocato, i consulenti tecnici, ingegneri Francesco Forte e Marco De Ligio, e il mio staff. Mi hanno sostenuto in questi anni difficili e non mi hanno fatto perdere mai, con il loro sostegno, la speranza nella giustizia”.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza