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Comunicato stampa

Covid-19: crisi o vantaggio per i broker di trading online?

13 luglio 2020 | 12.28
LETTURA: 5 minuti

Roma, 13 Luglio 2020. È tutt’altro che conclusa una delle peggiori crisi che la modernità abbia mai visto. L’insorgere inaspettato di una pandemia globale come quella del Covid-19 ha condizionato in maniera rilevante l’economia mondiale e molte delle ripercussioni devono ancora sopraggiungere.

Sebbene si sa che i canali informativi e le agenzie di rating troppo spesso oscillano tra due estremi senza mai optare per soluzioni intermedie, la crisi inaugurata dall’avvento del Covid-19 non si è affatto conclusa.

Mesi or sono le notizie erano catastrofiche e i necrologi ingolfati di nomi e numeri. Attualmente ciò che domina le pagine dei notiziari è la silenziosa speranza che il peggio sia ormai passato, ma sarà davvero così?

Crisi da Covid-19: una tragedia finanziaria che ancora deve consumarsi

Si tratta di una tragedia pervasiva, che ha colpito ogni aspetto della vita sociale. Il Covid-19 ha segnato profondamente la vita sociale dei nostri giorni, dai capi di abbigliamento alle abitudini, fino al modo in cui si decide di vivere la propria abitazione.

La tragedia che deve ancora consumarsi, tuttavia, è quella silenziosa che ancora aleggia sul settore finanziario. I mercati sembrano essersi stabilizzati, questo sì, ma il colpo inferto al settore terziario non può essere così facilmente assorbito dal sempre più imponente apparato digitale.

Se gli e-commerce sono riusciti a far fronte al fabbisogno di beni della popolazione, questo non deve essere affatto letto come una conquista ma come un profondo elemento di cambiamento destinato a condizionare numerosi aspetti. In primis vi è quello finanziario.

L’economia, si sa, si regge sui soldi della maggior parte dei contribuenti. Sono loro a reggere il flusso di denaro nelle casse statali che, a sua volta, alimenta la fitta rete di servizi che costituisce la società civile. Un circolo del denaro che serve a mantenere in piedi la fitta rete di consumi che poi alimenta l’attività produttiva globale.

Detto altrimenti, se il settore terziario viene mantenuto in parte dormiente, gran parte del flusso di denaro viene meno e con esso il motore immobile dell’intero sistema.

Non si tratta di un gioco pessimistico, che sadicamente vede catastrofi ad ogni angolo, ma di considerazioni che accomunano i principali esperti mondiali di economia. La crisi del Covid-19 non ha ancora mostrato le sue più gravi ripercussioni.

La finanza: un approccio cauto e prudente

Si tratta di una constatazione che chiunque opera nel settore finanziario può tranquillamente elaborare semplicemente osservando le evoluzioni dei mercati oggi.

A prescindere dai trend che dominano i principali mercati finanziari, infatti, ciò che domina l’approccio degli investitori è quel cauto smarrimento di chi vede una situazione sana ma sa in cuor suo che si sta preparando la tempesta.

Se ne è avuto un sentore nelle settimane immediatamente successive all’allerta globale che ha colpito prima la Cina e poi l’Europa, diffondendosi da lì a tutto il resto del mondo.

Quella che fino a poco tempo prima poteva essere designata come una situazione florida e favorevole agli investimenti si è ben presto tramutata in un crollo globale di tutti i titoli finanziari. Sono incalcolabili i miliardi di dollari persi nell’arco di pochi giorni. La ripercussione peggiore?

Gli investitori hanno immediatamente visto le autorità intervenire con divieti sugli short su numerosi titoli particolarmente esposti. In Italia se ne è avuto un esempio con le azioni Juventus: la CONSOB, pochi giorni dopo l’annuncio del Presidente Giuseppe Conte dell’inizio della quarantena nazionale, ha proibito gli short sulle azioni della nota società calcistica.Un blocco agli investimenti che ha precluso l’unica possibilità che le persone avevano per rimediare alle perdite.

È così venuta meno l’unica possibilità per gli investitori di trarre profitti dalla crisi e rimediare alle inevitabili perdite subite dal crollo dei mercati.

Ma è veramente così? Come hanno reagito gli investitori ai provvedimenti della CONSOB?

Short selling: ancora possibile sui broker di trading online

La situazione degli investimenti finanziari ha smentito quella che potrebbe essere la diretta conseguenza di uno stop agli short. Invece che decrescere, il numero di operazioni realizzate sui mercati finanziari è addirittura aumentato.

Ma come è stato possibile?

Si è trattato di uno stratagemma che da tempo è presente online, accessibile a chiunque decida di investire il proprio denaro attraverso metodi non tradizionali e innovativi. Un metodo spiegato perfettamente su siti come TradingOnlineBroker.com e che è riassunto da una semplice sigla: CFD.

I CFD sono stati i protagonisti della febbre degli investimenti durante i primi e più terribili mesi della crisi da Covid. Alla base di questo successo vi è la loro capacità di aggirare legalmente i divieti imposti dalla CONSOB sulla possibilità di shortarei titoli maggiormente esposti.

Ma in che modo?

CFD: possibile investire al ribasso anche durante la crisi

Questo è possibile in quanto i CFD sono strumenti derivati. Si tratta di un complesso strumento finanziario del quale è noto il valore.

Il valore di un CFD viene a derivare direttamente dalla quotazione dell’asset di riferimento. In altre parole, i CFD azioni Juventus presentano una quotazione simile a quella delle azioni Juventus stesse.

Trattandosi di strumenti derivati, inoltre, i CFD non sono legati al sottostante che per il prezzo. Ecco perché su questi è possibile realizzare operazioni che sul titolo associato non sarebbero possibili.

Grazie ai Contratti per Differenza, dunque, è stato possibile per gli investitori arginare il divieto della CONSOB e andare a vendere allo scoperto le azioni della Juventus. Si è trattato di una vera vendita allo scoperto?Assolutamente no! In caso contrario non sarebbe stata ammessa legalmente.

L’operazione concessa dai CFD è quella di operare sulle variazioni di prezzo del sottostante. Detto altrimenti, shortare i CFD azioni Juve non ha comportato alcuna perdita per la società, motivo per cui il divieto della CONSOB non è stato applicato.

Crisi e investimenti: si prepara una nuova ondata di iscritti?

Le possibilità aperte dai CFD hanno portato nuovo e rinnovato interesse per il mondo del trading online. Quella che era fino a poco tempo fa una specie di “pecora nera” degli investimenti finanziari si è scoperta come la soluzione per molti.

I broker sono tutti in campana proprio per questo motivo: quando si verificheranno i nuovi segni della profonda crisi dovuta al Covid-19, riusciranno ad assorbire l’enorme ondata di investitori professionisti e principianti desiderosi di cogliere la palla al balzo?

Per maggiori informazioni

Sito web: https://tradingonlinebroker.com/

Comunicato a cura di: Img Solutions srl

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