
Lo storico Gran Caffè Gambrinus di Napoli, punto di riferimento della vita partenopea, ha riaperto da pochi giorni dopo una chiusura durata più di tre mesi ma da domenica, a causa della zona arancione, è costretto a fare servizio solo da asporto. "Abbiamo riaperto da pochi giorni e non vogliamo più chiudere, ma converrebbe stare chiusi vista la situazione. Ora facciamo solo l'asporto". E’ quanto afferma all’Adnkronos Antonio Sergio, titolare del ‘salotto’ napoletano insieme al fratello Arturo e al nipote Massimiliano Rosati.
"Quest’anno abbiamo perso l’80% degli incassi – lamenta il titolare – adesso sto utilizzando solo 5 persone su 45 dipendenti" la maggior parte di questi stanno in cig. "Speriamo di ricominciare a lavorare fra una quindicina di giorni - sostiene - quando dovrebbe finire la zona arancione e di tornare ad una quasi normalità, ma poi servirebbe un’apertura almeno fino alle 22”. Il Caffè Gambrinus mantiene una vetrina ricolma di ogni prelibatezza dolciaria e quando ha aperto ha adottato tutte le misure anticontagio con il distanziamento dei tavolini e la rilevazione della temperatura all'ingresso.
I Sergio dal 1973 sono i 'patron' di questo pezzo di storia napoletana dove dal 1860 a oggi, sono passate teste coronate come la principessa Sissi, i presidenti della Repubblica, intellettuali come Goethe, Oscar Wilde, D'Annunzio, per non parlare di Totò ed Eduardo De Filippo". Tutti personaggi ammaliati dal fascino di gustare una tazzina di caffè o la mitica sfogliatella negli eleganti locali che affacciano su piazza del Plebiscito, piazza Trieste e Trento e via Chiaia, nel cuore di Napoli.