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Covid, Bassetti: "Malattia diversa, oggi è gestibile"

26 settembre 2020 | 15.53
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L'infettivologo: "No ad allarmismi o a banalizzazioni"

Immagine di repertorio (Afp)
Immagine di repertorio (Afp)

"Oggi il Covid è una malattia molto diversa. Dobbiamo imparare a convincerci tutti per i prossimi mesi e forse anni. Continueremo ad avere persone positive, ma se resteranno il 2% massimo 3% di quelli testati, non sarà difficile tenerla controllata". Lo sottolinea Matteo Bassetti, il direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova. "La qualità̀ dei ricoveri è molto cambiata rispetto a marzo-aprile - rileva l'infettivologo su FaceBook - non tanto per l’età media, che a differenza di quanto viene detto non è molto diversa. Da giugno ad oggi al San Martino di Genova ci sono stati 90 ricoveri e un solo decesso. Vuol dire che qualcosa è cambiato in meglio nella gestione della malattia".

"Anche i dati nazionali lo confermano: negli ultimi 30 giorni 244 decessi su 37000 casi, che corrispondono allo 0.6% di tasso di letalità. Questo è un dato di fatto inconfutabile. Occorre che tutti prendano consapevolezza della necessità di convivenza con il virus, senza per questo lasciarsi andare ad eccessi in senso allarmistico o banalizzante - raccomanda Bassetti - Sapere che oggi la malattia da Sars-Cov-2 è gestibile perché i medici la conoscono maggiormente e la sanno curare meglio, perché nella maggioranza dei casi produce pochi sintomi o addirittura nessuno, e perché sembra fare meno danni di sei mesi fa, deve confortarci senza ovviamente abbassare la guardia sulle misure di prevenzione, che ormai tutti conosciamo".

"Ci siamo battuti per avere più tamponi, ma non lo abbiamo fatto a sufficienza per avere tamponi che rilevino il quantitativo di carica virale. Qualcosa è cambiato, oggi abbiamo a che fare con malati diversi, al di là del fatto che siamo più bravi a curarli: le curve di mortalità sono inequivocabili", ha detto ancora.

"Oggi ci sono molti più giovani con tampone positivo – ha affermato Bassetti - ma non è scesa molto l’età media dei ricoveri: solo di 3-4 anni. Per la malattia sintomatica non è mutata di molto l’età rispetto a marzo-aprile, è mutata invece la tipologia di trattamento. Per quanto riguarda le cure, bisogna guardare ricerca ed evidenze scientifiche. Unici farmaci da lasciare al momento nel protocollo sono Remdesivir e cortisone e, in caso co-infezione batterica, l’antibiotico".

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