"Dopo il Covid frattura più forte tra populismo e non"
"Penso che la pandemia abbia creato un solco tra chi l'ha strumentalizzata e chi non l'ha fatto. A livello nazionale alcuni lo hanno fatto e altri no. Per esempio, la posizione dei tamponi gratis l'hanno tenuta sia la Cgil che la Lega. Quello che sta succedendo a Trieste ha molto a che fare con l'idea dei diritti senza i doveri". Così il leader di Azione Carlo Calenda, ospite di 'Mezz'ora in più' su Rai Tre. "Uno dei problemi cruciali in Italia - ha proseguito - è il rapporto tra diritti e doveri".
Secondo Calenda "c'è una politica prima del Covid e una politica completamente diversa dopo. Questa linea di frattura è molto più forte tra populismo e non populismo".
"Il Green Pass? Si tiene. Si va avanti con questa strategia, la protesta è legittima mentre se è violenta si reagisce - ha detto il leader di Azione - La forza è monopolio dello Stato e lo Stato risponde con durezza e serietà".
Poi i partiti. "Movimenti politici del no a tutto, come i cinque stelle, si polverizzano nell'esperienza di governo" ha affermato.
Quanto alla Lega, "c'è una contraddizione tra quello che fate in Europa e la posizione che, facendo parte del governo Draghi, dovete tenere in Italia. Bisogna vedere quale Lega prevarrà".
Guardando all'Europa, "i gruppi anti-europei dove siedono Meloni e Salvini non hanno nulla a che vedere con le posizioni di Berlusconi, che è costretto in Europa a dare addosso a loro, e quando torna in Italia a difenderli".