"A cosa è dovuto il successo della campagna vaccinale anti Covid nel Lazio? Velocità. Coordinamento. Regole ferree. E catena corta. Come il modello israeliano". Così l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, in un'intervista al 'Corriere della Sera', spiega come la regione sia diventata un modello in Italia nella somministrazione dei vaccini, arrivando a essere "la prima in Italia per copertura vaccinale agli 'over 80'".
Decisiva è stata "la creazione di grandi hub con una capacità vaccinale importante: penso a Fiumicino, che a breve verrà aperto anche di notte e che potrà somministrare settemila dosi al giorno; alla Nuvola dell’Eur, che ne può fare anche 4 mila. Alla rete - spiega - presto si aggiungeranno anche gli Studios di Cinecittà, la Vela di Calatrava, l’Auditorium della tecnica di Confindustria, con 40 poltrone in contemporanea, e ancora il centro commerciale Porta di Roma alla Bufalotta e l'outlet di Valmontone".
E sulla questione AstraZeneca, sottolinea D'Amato, "è stato fatto un danno. In una campagna su base volontaria, la fiducia nel vaccino è fondamentale".