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Covid, "ecco i parametri per regioni: come si torna verdi"

06 novembre 2020 | 14.30
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(Fotogramma)
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"Dovremo ritornare verdi. Saremmo tutti più contenti quando ritorneremo tutti verdi. Però in questo momento non c'è nessuna regione che può dichiararsi libera dal rischio di circolazione" del coronavirus Sars-CoV-2. A dirlo è Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all'università Cattolica di Roma e consigliere scientifico del ministro della Salute per l'emergenza Covid. Ospite di 'Un giorno da pecora' su Rai Radio 1, esordisce con un dibattito sui colori delle fasce identificate per la collocazione delle regioni in base alla situazione Covid sui loro territori.

Nessuna regione è verde, precisa Ricciardi, "ma l'obiettivo è tornare tutti verdi". Si è scelto di identificare le fasce con i colori "perché è comprensibile a tutti", spiega rispondendo alla domanda ironica "di che colore è lei?", alla quale replica: "Io sono giallo", stando nel Lazio. I colori "sono immediatamente comprensibili a tutti per capire la gravità della situazione".

Quanto ai parametri chiave per poter tornare verdi, cioè a una situazione in cui il virus non è più una minaccia, Ricciardi puntualizza: "Secondo me 4-5 parametri sono veramente importanti. Il primo è l'indice di contagio Rt, che ci dice quanto si sta accelerando e quando è inferiore a 1 significa che l'epidemia sta regredendo; il secondo è il numero assoluto" di casi; "il terzo è la percentuale di positivi sulla popolazione; e il quarto e quinto riguardano i servizi sanitari, cioè quante persone arrivano al pronto soccorso, quante vengono ricoverate e quante vanno in terapia intensiva. Dei 21 indicatori, direi che questi sono veramente importanti. Gli altri pescano da un'analisi completa di quelli che sono gli aspetti per il controllo della malattia. Per esempio, i parametri che riguardano la capacità di fare i test. Se non hai la capacità di farli, sei in una condizione di debolezza".

In questo momento, "purtroppo l'indice di contagio Rt nazionale è di gran lunga superiore a 1. Quindi significa che l'epidemia è in piena esplosione", ha sottolineato Walter Ricciardi, avvertendo che "ci sono delle regioni in cui addirittura" l'Rt è vicino o superiore a 2. Si fa fatica a capire la differenza, ma è enorme".

Ricciardi ha poi spiegato che i dati in base ai quali collocare un'area del Paese in una fascia di rischio piuttosto che in un'altra "arrivano dalle Regioni, quindi se le Regioni li mandano tempestivamente, completamente e adeguatamente, le decisioni vengono prese sui dati reali. Se invece per qualsiasi motivo i dati vengono forniti in ritardo oppure sottostimati, è chiaro che fanno colorare in maniera un po' diversa la regione. Generalmente, se i dati sono insufficienti, di un colore più basso".

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