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Covid, fisico Sestili: "Per quinta settimana è calma piatta"

22 febbraio 2021 | 11.07
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"Ma è allerta per alcune province, mantenere linea del rigore per frenare varianti più contagiose"

(AFP)
(AFP)

"Per la quinta settimana di fila la situazione epidemiologia è da calma piatta. Negli ultimi 7 giorni sono stati registrati 87mila casi complessivi e da cinque settimane il nostro Paese oscilla tra 84-87 mila contagiati a settimana, con una media di 85mila casi. Continua a diminuire il numero dei deceduti, 2.141 la settimana appena passata il 7% in meno rispetto ai 7 giorni precedenti e da oltre un mese c'è un calo". Lo afferma all'Adnkronos Salute Giorgio Sestili, fisico ideatore della pagina Facebook 'Coronavirus - Dati e analisi scientifiche', sul web con un proprio sito www.giorgiosestili.it , in un'analisi dei dati epidemiologici registrati dall'Iss-ministero nella settimana appena passata.

Dai dati degli ultimi 7 giorni emerge che "anche gli ingressi in terapia intensiva sono stabili, 979 questa settimana, -1% rispetto alla settimana precedente - prosegue Sestili - anche in questo caso siamo alla quarta settimana sotto i mille ricoveri in terapia intensiva. Guardando i dati nazionali sembra che il nostro Paese viva una situazione di stabilità, ma è in alcune province che la situazione sta peggiorando e dobbiamo guardare lì per capire come procedere la situazione. Il CovIndex, l'indice del contagio alternativo all'Rt analizzato dall'Iss-ministero della Salute, più aggiornato e sviluppato appositamente per mostrare il trend dei casi, è a 1.01. Quindi è probabile che l'Rt ufficiale, venerdì era a 0.99, nel prossimo monitoraggio salirà a 1".

"Nell'ultima settima diverse province hanno registrato un forte aumento dei contagi (calcolati con un'incidenza ogni 100mila abitanti) - avverte il fisico - Bolzano è la più colpita 591 casi ogni 100mila; Pescara 448; Bologna 311; Brescia 298; Ancora 297; Trento 288; Perugia 277 e Rimini 272. C'è una concentrazione nel quadrante Nord-Est con una parte del centro Italia, come Umbria e Marche. Come se la scia di casi stia scendendo lungo la linea adriatica".

Questi focolai così concentrati sono dovuti alla diffusione delle varianti del Covid-19? "L'Iss ha già sottolineato - evidenzia Sestili - che nelle zone di Perugia e Chiusi è diffusa la variante brasiliana, in Emilia-Romagna e Abruzzo quella inglese. E' chiaro che potrebbe esserci una correlazione causa-effetto dove c'è una grande incidenza di varianti".

Il Governo sembra spingere per le restrizioni per frenare le varianti. È la strategia corretta? "Il ministro della Salute fa bene a mantenere la linea del rigore rispetto al nuovo scenario che abbiamo davanti: quello delle varianti più contagiose, forse più letali e in alcuni casi, forse, addirittura resistenti al vaccino. Non è questo il momento di allentare con le misure - conclude - Piuttosto, è necessario accelerare con le vaccinazioni".

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