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Covid, in 2020 webcompany raddoppiano fatturato

30 gennaio 2021 | 17.45
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Strumenti digitali e utilizzabili online. I founder di Selectra all'Adnkronos: "Il nostro organico é salito del 70%"

(Foto Selectra)
(Foto Selectra)

Un ambient e di lavoro in continua evoluzione e attento all’innovazione tecnologica. Sembrano questi i 'vaccini' che stanno salvando molte imprese italiane web oriented dagli effetti della crisi del coronavirus. Se è strage di aziende in alcuni settori del nostro sistema produttivo, non mancano infatti i fenomeni controcorrente. E' il caso della giovane webcompany romana Selectra che, stando ai conti mostrati in esclusiva all'Adnkronos, ha archiviato l'annus horribilis 2020 con un "fatturato raddoppiato e a 4 milioni di euro ed una crescita di organico del 70%". Antoine Arel e Niccolò Carlieri, che hanno fondato Selectra nel 2015, spiegano così la chiave del successo: "Il nostro modello di business si è rivelato sostenibile e ha continuato a crescere anche in un anno così complesso perché in grado di offrire un servizio gratuito e utile e soprattutto accessibile comodamente da casa". La chiave del successo è stata la consulenza gratuita per privati e aziende nella scelta e attivazione di contratti luce, gas e internet proprio in un momento in cui il Paese è approdato ad un inedito uso intensivo della propria casa. Arel e Carlieri sottolineano che "è stato quindi fondamentale poter offrire agli utenti un servizio che li aiutasse a gestire le loro utenze da remoto".

"I nostri strumenti digitali gratuiti e tutti online - come l’algoritmo di comparazione delle offerte di luce e gas, la verifica della copertura internet o lo speed test per controllare la qualità della connessione - hanno accompagnato le persone nella scelta delle offerte di luce, gas e internet più adatte alle loro esigenze, nell’attivazione di una connessione stabile". Insomma, aggiungono i due manager, nell'era dello smart working e della didattica a distanza, "abbiamo aiutato le persone a stare meglio nelle loro case e a risparmiare". Ma non solo. Avviata con una sola risorsa interna, Arel e Carlieri spiegano che Selectra "oggi conta 100 dipendenti con un’età media di 30 anni e anche in un anno scandito da lockdown e crisi sanitaria" la web company "ha continuato ad investire e assumere nuovi collaboratori: 42 persone entrate a far parte del team solo nel 2020". Certo, ammettono, "non sono mancate le grandi difficoltà legate ai lockdown" ma la giovane azienda ha dalla sua parte anche un obiettivo 'a prova di pandemia' visto il settore caldo in cui opera. Stando infatti ad uno studio proprio di Selectra con Althesys, "il prezzo dell'energia per le Pmi è salito del 20% a gennaio di quest'anno per chi non è passato al Mercato Libero". Inoltre, gli analisti ritengono "probabile un ulteriore rincaro a febbraio".

Dunque, l'accompagnamento organizzato dalla webcompany romana sembrerebbe strategico per il mercato utenti. "Dalla sua fondazione Selectra è sempre cresciuta del 100% all’anno e all’inizio del 2020 abbiamo puntato sugli stessi obiettivi di sempre che abbiamo mantenuto anche dopo l’arrivo della crisi sanitaria: non abbiamo rinunciato ai nuovi progetti né alle assunzioni" sottolineano Antoine Arel e Niccolò Carlieri. Inoltre, "la crisi sanitaria ha velocizzato i processi di digitalizzazione e lo vediamo anche nel settore delle utenze di casa" aggiungono i due manager che sul tavolo delle valutazioni dei loro conti da record in piena pandemia ritengono strategica, in termini di sviluppo, anche la presenza in azienda di collaboratori e dipendenti molto giovani. "Quando abbiamo fondato l'azienda noi stessi eravamo under 30: abbiamo affittato due scrivanie in uno spazio di coworking e da lì siamo partiti, con entusiasmo e determinazione. Ora abbiamo un team di oltre 100 persone, la cui età media è di circa 30 anni". Avere "risorse giovani -assicurano- è per noi un’opportunità: da una parte infatti offriamo posizioni lavorative e possibilità di crescita a giovani professionisti qualificati, dall’altra possiamo contare su un team 'digital-native' che é flessibile e con tante idee". Tra i punti di forza infine anche "la qualità dell'ambiente" secondo i due founder che hanno conquistato la certificazione Great Place to Work. "Con l’inizio del lockdown di primavera, abbiamo effettuato il passaggio allo smart working di tutte le sue risorse in soli 2 giorni, mettendo al sicuro i nostri collaboratori e allo stesso tempo -assicurano infine Arel e Carlieri- senza sospendere il servizio ai nostri utenti nemmeno per un’ora". (di Andreana d'Aquino)

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