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Covid Italia, Bassetti: "Calo attenzione dei media rallenta dosi booster"

14 marzo 2022 | 11.15
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"Le persone pensano che sia tutto finito e aspettano o rimandano a settembre"

(Afp)
(Afp)

La guerra in Ucraina "sta giustamente prendendo le prime pagine e la pandemia è uscita fuori dai riflettori dei media, questo calo improvviso di informazione sul Covid sta producendo un rallentamento delle terze dosi di vaccino perché le persone pensano che sia tutto finito e aspettano o rimandano a settembre. Questo è un errore". Lo afferma all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, facendo il punto della situazione epidemiologica.

"Ho tirato le orecchie all'informazione quando faceva allarmismo, ma passare improvvisamente da giornali e telegiornali che parlano solo di Covid a zero notizie sull'epidemia è troppo" dice Bassetti.

"La situazione Covid in Italia oggi vede un aumento importante dei contagi, ma non delle ospedalizzazioni, a parte ieri che c'è stato qualche numero in più in terapia intensiva. Non dico che dobbiamo abituarci a 40-50mila contagi al giorno, ma dico che dobbiamo abituarci a non guardare più a questi numeri, ma solo a quelli delle ospedalizzazioni - sottolinea - Oggi la malattia con tre dosi di vaccino è completamente diversa, chi è positivo sta a casa con l'influenza e il raffreddore. E quelli che vanno in ospedale non ci vanno per il Covid, ma per altro e poi risultano positivi al tampone Covid. Io penso che la situazione non desti nessun tipo di problema dal punto di vista epidemiologico".

Bassetti osserva che in Italia "si fanno ancora troppi tamponi inappropriati a chi non ha sintomi", mentre "il mantra per i prossimi mesi - dice - deve essere quello di fare il test solo a chi ha sintomi".

Quanto al Green pass "andrebbe abbandonato molto velocemente" sottolinea, spiegando all'Adnkronos Salute come il certificato verde sia ormai "una complicazione in più per i vaccinati e non ha portato, negli ultimi mesi, a nessun reale vantaggio". L'infettivologo sottolinea come "spesso il Green pass venga disatteso" e dunque "a questo punto è meglio eliminarlo molto rapidamente".

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