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Variante indiana in Italia, nessun caso tra Sikh nel Lazio

03 maggio 2021 | 10.16
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Zingaretti: "Il caso di Latina conferma che c'è un ottimo sistema di tracciamento"

(Fotogramma)
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Nel Lazio "non ci sono ancora casi di variante indiana del Covid-19. Andiamo alla ricerca, ma allo stato attuale non c'è". Lo ha affermato Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, a 'Uno Mattina', in onda su Rai 1, in merito ai controlli effettuati nella comunità Sikh in provincia di Latina, per la quale è stato necessario dichiarare zona rossa una frazione di Sabaudia. "Sta funzionando molto la collaborazione con prefettura, forze dell'ordine ma anche con la stessa comunità indiana che ha tutto l'interesse a circoscrivere i casi", ha aggiunto Zingaretti, precisando che "il caso di Latina conferma che nel Lazio c'è un ottimo sistema di tracciamento".

Il presidente della Regione Lazio ha tuttavia lanciato un avvertimento: "Bisogna avere il coraggio di dire la verità, cioè che il virus non è scomparso, circola e circola con varianti ancora più infettive". "Il virus è ancora più pericoloso di un anno fa, di quando l'ho contratto io - ha ricordato Zingaretti - non bisogna abusare delle riaperture e bisogna stare attenti". "Dal Covid - ha sottolineato Zingaretti - si esce in tre modi: con i vaccini, con soldi e finanziamenti per chi è in difficoltà e rispettando le regole individuali".

Parlando della campagna di vaccinazione, Zingaretti ha spiegato che "oltre al traguardo dei due milioni di vaccinati, siamo praticamente alla chiusura degli over 80 sia per il primo e sopra il 90% con la seconda dose, molto alta anche la percentuale degli over 70 e questo a mio giudizio è il raggiungimento del primo grande obiettivo che avevamo quello di mettere al più presto in sicurezza chi oltre al rischio del Covid aveva molto più di altri il rischio di morire". "E questo sicuramente non è qualcosa che avverrà, è qualcosa che è avvenuto - ha aggiunto Zingaretti - e io confido in questa settimana potremmo aprire la vaccinazione ai nati 1964-1965 perché la massa di coloro che è sopra ha avuto un esito positivo e ripeto questo salva le vite che è la cosa più importante". "Per la parte di vaccinati per la quale siamo più avanti, gli over 80, stiamo distribuendo a tutti i medici di medicina generale i nomi dei pazienti che non si sono iscritti". "Bisogna produrre una ricerca - ha spiegato Zingaretti -, fare un'opera di moral suasion e tornare a domandare di vaccinarsi, perché in effetti i conti si fanno su coloro che si sono prenotati e quando si arriva all'80-90% di vaccinati è tempo di andare a cercare chi non lo ha ancora fatto".

SPALLANZANI

Anche lo Spallanzani ha confermato che "al momento nessuna infezione riconducibile alla variante indiana è stata identificata nella comunità indiana della provincia di Latina". E' invece stato riscontrato un caso sui 23 positivi passeggeri volo India. "Delle 23 positività al test molecolare riscontrate fra i passeggeri e membri dell'equipaggio del volo AI 1123 prevenente dall'India, atterrato a Fiumicino il 28 aprile, una sola presenta tutte le mutazioni tipiche della variante 'indiana' B.1.617, compresa quella nella proteina Spike in posizione 484, oggetto di attenzione. Altre 12 sono riconducibili a ceppi indiani mancanti di questa specifica mutazione", sottolinea l'Inmi Spallanzani di Roma

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