La misura in vigore da mercoledì 24 e fino al 5 marzo. Restrizioni ulteriori per Ventimiglia
Scuole chiuse per Covid a Sanremo e Ventimiglia dal 24 febbraio al 5 marzo. Ad annunciarlo, il governatore della Liguria, Giovanni Toti, che inoltre parla di ulteriori restrizioni per il solo distretto di Ventimiglia.
"Domani mattina firmerò un'ordinanza, che abbiamo già annunciato oggi per lasciare il tempo ai cittadini del territorio di organizzarsi, che prevede per i distretti sanitari 1 e 2 di Ventimiglia e Sanremo la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e, per il solo comune di Ventimiglia e quelli limitrofi del distretto 1, una serie di misure aggiuntive tra cui il divieto di asporto e solo la consegna a domicilio dopo le 18, il divieto di vendita di alcolici nelle ore serali per evitare ogni assembramento, il divieto assoluto di assembramento e il divieto di spostamento dei propri comuni", ha spiegato Toti nel corso del quotidiano punto stampa serale sull'andamento del covid sul territorio ligure. L'ordinanza annunciata entrerà in vigore mercoledì 24 febbraio e terminerà venerdì 5 marzo.
Rispetto alle nuove misure previste per l'estremo ponente della Liguria, il governatore della Liguria Giovanni Toti ha spiegato che "i numeri confermano un dato più importante di circolazione sull'estremo ponente legato ai focolai della Costa Azzurra". "Oggi - ha aggiunto - Nizza e i dipartimenti della Provenza più vicini all'Italia sono stati interessati da misure ulteriormente restrittive da parte delle autorità francesi e di conseguenza, dopo aver parlato con il ministro Speranza e aver avvisato i sindaci del territorio, abbiamo deciso di prendere alcune misure per garantire la tenuta sotto controllo di un'incidenza che, soprattutto sulla città di Ventimiglia e comuni immediatamente limitrofi, desta qualche preoccupazione essendo doppia o più del doppio di quella che registriamo nel resto del territorio Ligure".
"Con questo - ha concluso Toti - riteniamo di raffreddare un piccolo pandemico che se si prolungasse potrebbe portare ad una serie di problemi che per fortuna però oggi non sono gravi nei nostri ospedali ma che non vogliamo lo diventino nei prossimi giorni".