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Covid, Montesano: "Minacce di morte sui social, ho dato mandato ad avvocato"

05 gennaio 2021 | 17.20
LETTURA: 2 minuti

L'attore all'Adnkronos: "Insulti e minacce per aver espresso dei dubbi, sembra regime totalitario"

Covid, Montesano:

di Ilaria Floris

"Mi sono rivolto all'avvocato, che non esiterà a procedere in tutti i casi in cui siano riscontrabili gli estremi della querela. Pagheranno in moneta, magari così capiranno che insultare, offendere, augurare la morte solo per aver espresso un parere non conforme, sollevato un dubbio, che tra l'altro è alla base della scienza, non è una cosa che può restare impunita". E' un Enrico Montesano sconcertato, quasi attonito quello che, in un lungo sfogo all'Adnkronos, rivela di aver ricevuto minacce di morte e "augurio delle peggiori cose" sui social, in seguito alle domande poste dall'attore rispetto al Covid, al vaccino e alla situazione generale della pandemia.

"'Spero che muoia', 'spero che ti prenda il Covid', 'Ma non eri già morto?', sono solo alcuni degli 'auguri' che ho ricevuto - è la sconcertante 'lista' di Montesano - e sinceramente non me lo aspettavo, ho sempre espresso le mie idee con educazione e garbo. Ora io e il mio avvocato abbiamo fatto un elenco ben preciso, e procederemo, perché il dissenso educato e sui contenuti ben venga, ma le minacce e gli auguri di morte sono una cosa grave e non credo in coscienza che possano passare sotto silenzio".

"Mi sono solo limitato a dire che se ci sono delle cure alternative, preferisco quelle per ora, perché è scientificamente provato che ci siano dei farmaci che grazie al cielo hanno guarito tante persone -sottolinea Montesano- la differenza è che se cominci una cura farmacologica che ti da effetti negativi la puoi sospendere, ma se ti iniettano un siero, non puoi più farci nulla". Idee perfettamente lecite, che hanno provocato però una 'shitstorm' social violenta, che l'attore non si aspettava.

"Hanno creato un brutto clima - dice l'attore -. Come cittadino nato in democrazia la cosa mi preoccupa molto, perché non c'è più la libertà di espressione, la libertà di pensiero. Il dubbio dovrebbe sollecitare una pacata riflessione, un confronto, un ragionamento. Invece no: o si accetta il loro pensiero, o se hai un minimo di dubbio, vieni subito criminalizzato. E' estremamente antidemocratico, è totalitario, è dittatoriale. Queste persone sono in preda ad una paranoia totale anche di fronte all'evidenza scientifica di alcuni dati".

Nella valanga di insulti riportata dall'attore, oltre alle minacce anche tante offese gratuite."Ma vaffanc... ex comunista rinnegato', 'tifoso laziale, no vax e negazionista', 'cogl...', 'vaffanc...', 'sparisci', 'dici queste cose perché sei idiota', 'fascista di mer...' e così via", racconta l'attore. Che conclude con filosofia: "Longanesi diceva: 'bevono un bicchierino di livore e poi parlano'. Creano un po' di stress, certo, ma non mi spaventano, perché la verità non si può tacere per paura".

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