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Zona gialla, Calabria a rischio

10 dicembre 2021 | 08.27
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Veneto verso zona gialla a Natale, Lombardia resta bianca

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La Calabria rischia di passare in zona gialla con l'adozione di nuove regole per contrastare l'aumento di contagi covid. L'uscita dalla zona bianca rischia di concretizzarsi a Natale per il Veneto. La Lombardia rimane nella fascia senza restrizioni, il Lazio è 'attenzionato'.

L'Italia alle prese con coronavirus e variante Omicron fa i conti con l'incremento dei casi nelle regioni pur rimanendo in condizioni relativamente migliori rispetto al resto d'Europa.

CHI RISCHIA LA ZONA GIALLA

La Calabria è a forte rischio di passare dalla zona bianca a quella gialla: i valori dell'occupazione dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva risultato oltre il limite del 15% e del 10% previsti per far scattare il passaggio di colore. La Calabria ha fatto registrare 16,8% e 11,8% rispettivamente, con un'incidenza settimanale a 119 casi su 100mila. E' quanto emerge dalla tabella sugli indicatori decisionali del monitoraggio del cabina di regia che si è riunita questa mattina. La Calabria seguirebbe il Friuli Venezia Giulia e la provincia di Bolzano già in zona gialla. La provincia autonoma di Trento, con 14,9% di occupazione per l'area medica e e 16,7% per le terapia intensiva è ad un soffio dalla zona gialla. Ci sono altre regioni e province autonome che superano il parametro limite per le terapie intensive: Liguria, Marche e Veneto.

VENETO VERSO IL GIALLO "A NATALE"

Veneto verso la zona gialla per Natale. "Siamo in una situazione di pressione che va tenuta sotto controllo, ma che riusciamo a gestire. La prossima settimana il Veneto sarà ancora bianco, perché non abbiamo raggiunto il limite del 15% di ricoverati covid in area medica (siamo all’11%) mentre siamo oltre gli altri due parametri nazionali richiesti, che sono il 10% di occupazione delle terapie intensive (siamo al 12%) e l’incidenza (siamo a 371,1 casi ogni 100 mila abitanti su un limite di 50)". Lo dice il Presidente della Regione, Luca Zaia, valutando i dati di oggi rispetto all’andamento del Covid in Veneto. "Se la prossima settimana dovessimo superare il parametro del 15% dei posti occupati in area medica – aggiunge – vorrà dire che nella settimana di Natale saremo in giallo".

"I dati di oggi – fa notare Zaia – ci dicono che, su 131 ricoverati in terapia intensiva, il 78% è composto da pazienti non vaccinati e il 22% da vaccinati. Ipotizzando che l’intera popolazione fosse vaccinata – aggiunge – avremo solo 22 ricoverati in terapia intensiva, il che, in una ipotetica distribuzione provinciale significherebbe circa 3 per ogni provincia".

"La terapia intensiva – ricorda Zaia – è il settore che manda più in crisi il sistema ospedaliero. Comunque dobbiamo prendere atto che il vaccino sta funzionando, visto che abbiamo una grossa pressione dai non vaccinati". "L’invito a tutti – dice Zaia - è di vaccinarsi. Ben vengano anche le prime dosi, che anche ieri sono state 2.980, mentre vanno bene le terze dosi, delle quali ieri ne sono state erogate ben 42.236". "Non dobbiamo abbassare la guardia – conclude Zaia – dobbiamo indossare le mascherine in ogni situazione di assembramento, all’aperto o al chiuso. Ed è anche utile arieggiare il più possibile i locali, ad esempio dopo una cena in casa tra amici". I dati odierni del Veneto indicano un’incidenza pari a 371,1; l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva al 12%; quella in area medica all’11 p.c.

"LOMBARDIA RESTA ZONA BIANCA"

Lombardia zona bianca anche la prossima settimana. Lo ha comunicato ieri il presidente della Regione, Attilio Fontana, anticipando l'esito della valutazione sui "dati settimanali che domani (oggi, ndr) la cabina di monitoraggio di Iss e Ministero della Salute". "L'indice Rt ospedaliero continua a scendere e passa da 1,19 dei sette giorni precedenti a 1,03. Ancora sotto le soglie di allerta le percentuali di occupazione dei posti letto (registrate martedì scorso da Iss) in terapia intensiva, 8 per cento, e area medica, 12 per cento". Nella Regione ieri ci sono stati 1.486 contagi e 20 morti da ieri secondo l'ultimo bollettino di Protezione Civile e ministero della Salute.

"NEL LAZIO SITUAZIONE DA ATTENZIONARE"

Ieri nel Lazio "su 13.386 tamponi molecolari e 13.815 tamponi antigenici per un totale di 27.201 tamponi, si sono registrati 1.376 nuovi casi positivi (-178). Il valore Rt stabile a 1.06 e l’incidenza in aumento a 190 per 100mila abitanti, ma la velocità dell’incremento subisce un lieve calo rispetto alla settimana precedente (-2%)". Così nella giornata l’assessore alla Sanità e all'Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato, a conclusione della videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere, Policlinici universitari e l'ospedale Pediatrico Bambino Gesù. "La situazione va attenzionata, rimane l’obiettivo del raffreddamento della curva", ha spiegato D'Amato.

Tuttavia, spiega oggi D'Amato, per la Regione "nell’ultimo report, non è previsto alcun cambio di colore e la classificazione del rischio rimane 'moderata'. Non bisogna creare ansie e incertezze soprattutto nei confronti di chi sta programmando periodi di vacanze. Il Lazio è tra le aree europee a più alta copertura vaccinale e chi vuole venire qui è benvenuto e potrà anche effettuare, se lo desidera, il richiamo prenotando l’open day di Natale in programma il 19 dicembre prossimo". "La zona gialla - sottolinea - non deve spaventare né generare preoccupazione o allarmismi, anche perché la limitazione maggiore sarebbe l’utilizzo delle mascherine all’aperto, provvedimento già adottato da numerose amministrazioni nella nostra Regione".

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