In grandi gruppi ed intorno all’orario d’inizio del coprifuoco notturno, le 21, manifestanti si sono radunati ieri sera in circa 10 città, incluse Amsterdam, l’Aja e Rotterdam, saccheggiando e vandalizzando strade e negozi.
Sono almeno 184 le persone arrestate ieri in Olanda a seguito del terzo giorno consecutivo di proteste scoppiate contro l’imposizione di un nuovo rigido coprifuoco notturno, il primo nel paese dall’inizio della pandemia di coronavirus. I manifestanti si sono radunati intorno alle 21, orario in cui scatta l’inizio del coprifuoco, in oltre 10 città, tra cui Amsterdam e l’Aja. Secondo la polizia, i gruppi, che includevano negazionisti del Covid e ultrà di calcio, hanno cercato deliberatamente lo scontro con le forze dell’ordine.
Rotterdam è stata una delle città più colpite, con circa 50 arresti effettuati e almeno 10 agenti di polizia rimasti feriti. Gli scontri nella città portuale sono stati particolarmente violenti, con una folla formata da centinaia di giovani che ha scagliato petardi e pietre contro le forze dell’ordine, saccheggiato negozi e appiccato incendi.
Ad ‘s-Hertogenbosch, 100 chilometri a sud di Amsterdam, dove sono state arrestate circa altre 50 persone, i manifestanti hanno tentato di attaccare l’ospedale. “È stato terrificante per tutto il personale”, ha raccontato alla radio regionale il direttore Piet-Hein Buiting.
Il ministro della Giustizia olandese, Ferd Grapperhaus, ha dichiarato che i criminali dovrebbero essere perseguiti e puniti il più rapidamente possibile, e ribadito che il governo al momento non intende allentare o rimuovere il coprifuoco. La polizia ha invitato i cittadini a consegnare foto e video delle rivolte, al fine di rintracciare gli autori delle violenze.