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Covid, "più rischioso in gravidanza"

06 maggio 2021 | 15.01
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Appello esperti per priorità vaccino: "Il virus può alterare il corso della gravidanza e danneggiare le madri e i neonati, secondo lo studio di 'Jama Pediatrics'"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

L'infezione da Covid è più pericolosa per le donne incinte e i bambini che portano in grembo. DI qui l'appello a vaccinare. "Valutiamo per le donne in gravidanza la priorità per la vaccinazione contro Covid-19 per preservare la loro salute e quella dei loro bambini", sottolineano degli esperti della Società italiana di riproduzione umana (Siru) alla quale aderiscono ginecologi, endocrinologi, andrologi, urologi, biologi, embriologi, genetisti, oncologi, medici dei consultori, psicologi e counselor, medici di medicina generale, ostetriche, infermieri nonché giuristi e bioeticisti, sottolineando come "l'infezione da Covid-19 è più pericolosa per le donne incinte e i bambini che portano in grembo" e che "i vaccini attualmente disponibili sono sicuri ed efficaci in gravidanza", come emerge dalle conclusioni di due studi pubblicati di recente su 'Jama Pediatrics' e sul 'New England Journal of Medicine' (Nejm), riferisce la Siru in una nota.

Il virus - dettaglia la società scientifica - può alterare il corso della gravidanza e danneggiare le madri e i neonati, secondo lo studio di 'Jama Pediatrics', uno dei più grandi condotti su Covid-19 e la gravidanza, che ha arruolato oltre 2.100 donne incinte, curate in 43 centri medici di 18 Paesi diversi, tra marzo e ottobre 2020. E' emerso che le donne con Covid-19 avevano una probabilità maggiore del 76% di soffrire di ipertensione indotta dalla gravidanza, nota come preeclampsia o eclampsia. Non solo. Queste stesse pazienti sono risultate 3 volte più a rischio di sviluppare una grave infezione e 5 volte più a rischio di essere ricoverate in un reparto di terapia intensiva. Undici donne con Covid-19 sono morte, rispetto a una sola donna nel gruppo di controllo.

Lo studio ha anche collegato l'infezione Covid-19 a un aumento dal 60% al 97% del tasso di parto pretermine e, nelle pazienti infette con febbre e mancanza di respiro, a un aumento di 5 volte delle complicanze neonatali come immaturità dei polmoni, danni cerebrali e altri disturbi. Circa il 13% dei bambini è risultato positivo al virus e il parto cesareo è stato collegato a un rischio più elevato di trasmissione. L'allattamento al seno, al contrario, non sembra collegato al contagio. "Questi risultati sottolineano l'importanza di includere le donne incinte nei gruppi a cui dare priorità nella vaccinazione anti-Covid e di limitare la loro esposizione ai malati", dice Antonino Guglielmino, presidente Siru.

"Poiché i vaccini anti-Covid approvati non sono stati testati su donne in gravidanza, alcune autorità sanitarie esitano a dare loro la priorità per la vaccinazione", spiega Guglielmino. "Ma come dimostrano gli ultimi promettenti dati, i vaccini risultano efficaci e sicuri anche in gravidanza", aggiunge. Secondo uno studio dei Cdc americani pubblicato sul 'Nejm', i vaccini a Rna di Moderna e Pfizer/BioNTech sono sicuri. Dalla ricerca, basata sui dati di oltre 35mila donne americane, è emerso che il rischio di aborto spontaneo, nascite premature e altre complicazioni per le donne vaccinate è paragonabile a quello osservato nelle donne incinte prima della pandemia.

"Sono dati molto rassicuranti - specifica Guglielmino - che cerchiamo di condividere con le nostre pazienti che ci chiedono continuamente cosa è meglio fare. In un momento così delicato occorre informare adeguatamente le coppie in attesa o che cercano una gravidanza, che già vivono con ansia e incertezza l'attesa o la ricerca di un figlio", conclude.

Per questo la Siru ha aperto da qualche settimana uno sportello informativo gratuito, la cui attivazione è possibile contattando il numero 349-0753000 (dalle 11 alle 17) oppure via mail a info@siru.it.

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