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Scuola Puglia, nuova ordinanza Emiliano dopo Tar

24 febbraio 2021 | 08.59
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Dad fino al 14 marzo ma con eccezioni: ecco le regole

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Nuova ordinanza per la scuola in tempo di Covid in Puglia con regole fino al 14 marzo. Dopo la sospensiva decretata ieri dal Tar di Bari, in accoglienza di un ricorso sulla precedente ordinanza del presidente della Regione Michele Emiliano che disponeva la didattica digitale integrata per tutte le scuole di ogni ordine e grado al 100% fino al 5 marzo, il governatore questa notte ne ha emessa un'altra, che parte da oggi e prosegue fino al 14 marzo.

Le scuole dell'infanzia, le primarie e i Cpia "ammettono in presenza tutti gli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali", per mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica o quelli "che per ragioni non diversamente affrontabili non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata".

Le Istituzioni Scolastiche secondarie di secondo grado (medie e superiori) ammettono in presenza "tutti gli studenti che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata, nel limite del 50% della popolazione scolastica, possibilmente per ogni singola classe". I dipartimenti di prevenzione delle Asl attuano il Piano Vaccinale degli operatori scolastici entro la data di scadenza della ordinanza e comunicano al Dipartimento della Salute della Regione Puglia e all’Ufficio Scolastico regionale “il grado di copertura vaccinale raggiunto, affinché i singoli Istituti scolastici, per disposizione del Dirigente scolastico, possano ritornare all’attività didattica in presenza, una volta completate le vaccinazioni dei rispettivi operatori scolastici che ne abbiano fatto richiesta”.

Cosa prevede la nuova ordinanza

Nella nuova ordinanza si stabilisce nuovamente una differenziazione tra le scuole dell’infanzia, il ciclo primario e il Cpia da una parte e le superiori (le secondarie di secondo grado) dall’altra. Come nella ordinanza precedente le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e i Cpia “adottano forme flessibili dell’attività didattica in modo che il 100% delle attività scolastiche sia svolto in modalità digitale integrata (Ddi), secondo quanto previsto dal Decreto ministeriale 89/2020 recante l’adozione delle Linee guida sulla Didattica Digitale Integrata di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020 numero 39, riservando l’attività didattica in presenza agli alunni per l’uso di laboratori qualora sia previsto dall’ordinamento, o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata”.

Infatti le scuole dell'infanzia, le primarie (o del ciclo primario, le cosiddette elementari e medie) e i Cpia "ammettono in presenza tutti gli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali", per mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica o quelli "che per ragioni non diversamente affrontabili non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata".

Le Istituzioni Scolastiche secondarie di secondo grado (cosiddette superiori) ammettono in presenza "tutti gli studenti che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata, nel limite del 50% della popolazione scolastica, possibilmente per ogni singola classe". Nella precedente ordinanza si dava “facoltà alle Istituzioni Scolastiche (tutte ndr) di ammettere in presenza gli alunni che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata, purché, complessivamente, non venga superato il limite del 50% della popolazione scolastica per ogni singola classe o sezione d’infanzia”.

I dipartimenti di prevenzione delle Asl attuano il Piano Vaccinale degli operatori scolastici entro la data di scadenza della ordinanza e comunicano al Dipartimento della Salute della Regione Puglia e all’Ufficio Scolastico regionale “il grado di copertura vaccinale raggiunto, affinché i singoli Istituti scolastici, per disposizione del Dirigente scolastico, possano ritornare all’attività didattica in presenza, una volta completate le vaccinazioni dei rispettivi operatori scolastici che ne abbiano fatto richiesta”.

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