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Covid, report Gimbe: "In 50 giorni crollo ricoveri e terapie intensive"

27 maggio 2021 | 10.28
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Curva scende velocemente grazie all’effetto delle coperture vaccinali nelle classi di età più avanzate

(FOTOGRAMMA)
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Un crollo negli ultimi 50 giorni dei ricoveri e delle terapie intensive. E' quanto rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe nella settimana 19-25 maggio, rispetto alla precedente. Emerge "un’ulteriore diminuzione di nuovi casi (30.867 contro 43.795) e decessi (1.004 contro 1.215). In calo anche i casi attualmente positivi (268.145 contro 315.308), le persone in isolamento domiciliare (258.265 contro 302.080), i ricoveri con sintomi (8.557 contro 11.539) e le terapie intensive (1.323 contro 1.689)".

"Se le curve dei ricoverati nei reparti di area medica e terapia intensiva - sottolinea Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - stanno scendendo più velocemente grazie all’effetto delle coperture vaccinali nelle classi di età più avanzate, quella delle persone in isolamento domiciliare, in media più giovani, cala più lentamente".

"Per la decima settimana consecutiva – prosegue – continuano a scendere i nuovi casi settimanali, in parte per la ridotta circolazione del virus, come documenta la riduzione del rapporto postitivi-casi testati, in parte per la crescente diminuzione dell’attività di testing". Rispetto alla settimana precedente, infatti, il report "registra un calo del 12,2% di persone testate (-69.010) e del 24,9% rispetto a due settimane fa (-165.241). Su tutto il territorio nazionale si confermano trend in riduzione e in 8 Regioni (Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Molise, Provincia Autonoma di Trento, Sardegna, Umbria e Veneto) l’incidenza settimanale dei casi è inferiore a 50 casi/settimana per 100.000 abitanti".

"Il trend dei pazienti ospedalizzati – evidenzia poi Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe – continua a scendere in maniera regolare con l’occupazione media nazionale che si attesta al 14% per l’area medica e al 15% per le terapie intensive: tutte le Regioni rimangono sotto le rispettive soglie di allerta del 40% e del 30%".

"Anche gli ingressi in terapia intensiva – spiega Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – continuano a diminuire: la media mobile a 7 giorni questa settimana si è ulteriormente ridotta attestandosi a 57 ingressi al giorno".

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