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Covid, Ricciardi: "Curva va invertita, non c'è molto tempo"

04 ottobre 2020 | 10.56
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Il consulente del ministro Speranza: "Dobbiamo farlo in massimo 2-3 settimane"

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"Abbiamo detto fin dall'inizio che questo è un virus con un andamento esponenziale. Nel momento in cui perdi il controllo della situazione epidemiologica hai subito aumenti molto marcati. Adesso non siamo ancora a quel punto, nel senso che la crescita non è ancora di tipo esponenziale, però ci troviamo davvero davanti ad un bivio". Walter Ricciardi, consulente molto ascoltato del ministro alla Salute Roberto Speranza, intervistato da Repubblica, non nasconde che si aspettava una crescita rapida dei contagi. Ora, secondo Ricciardi, "bisogna implementare i comportamenti saggi che abbiamo imparato a tenere in tutti questi mesi di pandemia. E infatti fanno bene le Regioni a firmare ordinanze che prevedono l'uso delle mascherine. È necessario fare grande attenzione al distanziamento e in prospettiva, anche non troppo lontana, bisogna che ci sia una partecipazione massima alla campagna per la vaccinazione contro l'influenza. Inoltre, adesso è davvero necessario che un numero maggiore di cittadini scarichi sul proprio cellulare la app Immuni. Se siamo bravi sono convinto che riusciremo a invertire la curva dei contagi che adesso vediamo in salita praticamente in tutte le regioni italiane".

Quanto tempo c'è ancora per farlo? "Non tantissimo, diciamo al massimo due o tre settimane. Ma dobbiamo agire in fretta, cioè subito". A cosa serve mettere le mascherine all'aperto quando ci si trova da soli? I casi aumentano ma gli ospedali non hanno grossi problemi. Questo deve tranquillizzarci? "Attenzione, gli ospedali iniziano a riempirsi in molte regioni proprio in questi giorni di autunno. Il problema in questa fase della seconda ondata non sono tanto le terapia intensive. I casi gravi adesso sono di meno ma allo stesso tempo coloro che vanno in ospedale iniziano ad essere tanti e forse diventeranno di più che nella prima fase. Si tratta di una grande quantità di pazienti che hanno bisogno di aiuto e anche se meno gravi avranno un impatto pesantissimo sull'attività sanitaria".

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