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Covid, sindaco Varese: "Contagio diffuso, siamo preoccupati"

20 ottobre 2020 | 12.59
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Davide Galimberti all'indomani della richiesta al Governo dei sindaci della Lombardia di imporre un coprifuoco notturno nelle città della Regione: "Ospedale non è saturo ma aumento costante ricoveri"

Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

di Vittoria Vimercati
Varese non teme di diventare la nuova Bergamo ("Speriamo proprio di no"), ma i nuovi contagi da Covid19 in tutta la provincia impensieriscono il sindaco, Davide Galimberti. "C'è una grande preoccupazione soprattutto per l'incremento dei contagi negli ultimi 5-6 giorni", dice in un'intervista all'Adnkronos, all'indomani della richiesta al Governo dei sindaci della Lombardia di imporre un coprifuoco notturno nelle città della Regione. La curva di Varese è in crescita costate, da diversi giorni è la terza provincia per numero di nuovi casi dopo Milano e Monza: negli ultimi cinque giorni nel varesotto sono stati scoperti complessivamente circa 1.100 positivi, con punte di oltre 300 in 24 ore.

Ieri Galimberti era al tavolo con la Regione gli altri sindaci: "Una delle nostre richieste è capire con puntualità e in maniera scientifica dove si generano questi contagi, avere dati puntuali per intervenire in modo rigoroso", sottolinea. Nel territorio di Varese al momento, spiega ancora il sindaco, "c'è una diffusione generalizzata in tutta la provincia, non ci sono Comuni maggiormente colpiti, ma ho chiesto al prefetto di convocare l'Ats per dare un quadro della situazione provinciale, per avere gli ambiti di maggior contagio e capire dove intervenire con i controlli delle forze dell'ordine".

Il sindaco vuole fare luce sui focolai esistenti anche per valutare eventuali soluzioni 'chirurgiche'. Lo stesso ospedale di Varese comincia a essere in sovraccarico: "Sta registrando un costante incremento di ricoverati, anche in terapia intensiva, e ospita pazienti provenienti da altre province: non siamo ancora in una situazione di saturazione ma anche nel sistema ospedaliero la fase inizia a essere critica". Il coprifuoco basterà? "Dobbiamo mettere in campo misure non invasive per tutelare l'economia. Penso che si debbano responsabilizzare fortemente i singoli cittadini. A prescindere da decreti e ordinanze, esiste il principio del buon senso: più si riducono i contatti sociali, più velocemente si esce. Il messaggio da mandare è di rigore, e io spero che venga seguito", sottolinea Galimberti. I cittadini, secondo il sindaco, dovrebbero restare a casa il più possibile. "Direi di sì, dobbiamo garantire la prosecuzione delle attività economiche e di ciò che è necessario, altre attività le rinvierei a settimane più felici".

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