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Covid, Speranza: "Toni Meloni somigliano a invettive no vax"

09 settembre 2022 | 10.46
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Il ministro chiede ancora un confronto pubblico con la leader FdI. L'appello alla politica: "Si impegni sulla campagna vaccini senza ambiguità"

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Sul tema vaccini anti-Covid "ho chiesto un confronto pubblico a Giorgia Meloni, che spesso ha toni che somigliano a quelli delle invettive dei no vax. Io penso che serva dire al Paese come stanno le cose, perché il Paese deve scegliere, le persone devono sapere come stanno le cose su un tema così decisivo". Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un'intervista a RaiNews24.

"Oggi da parte della destra c'è un atteggiamento di ambiguità - ha osservato - Non si dice con chiarezza quello che dovrebbe essere un'ovvietà per tutti: che la campagna di vaccinazione andrà avanti, che il diritto alla salute continuerà a essere il primato essenziale e che l'evidenza scientifica continuerà a guidarci". Quella della destra "sembra la posizione di chi in qualche modo ha paura di scontentare quel pezzetto di no vax che con teorie antiscientifiche si è messo contro la campagna di vaccinazione".

"Chiedo a tutte le forze politiche di togliere le ambiguità dal tavolo - ha ripetuto il ministro - e di dire con nettezza che dopo il 26 settembre un grande Paese come l'Italia continuerà a fare la campagna che ci ha visto essere uno dei primi Paesi in Europa e nel mondo per tasso di vaccinazione" contro Covid-19.

"Io chiedo a tutte le forze politiche di impegnarsi in maniera chiara, lineare e senza ambiguità sull'idea di continuare questa campagna di vaccinazione" contro Covid-19. Una campagna "che è patrimonio del Paese, non del governo o di una parte. Abbiamo bisogno che le ambiguità vengano messe tutte da parte e si provi a dare un messaggio univoco e netto su un tema che è decisivo", ha poi detto ancora il ministro della Salute.

"Della campagna di vaccinazione abbiamo ancora bisogno - ha avvertito - Sarebbe bello dire che il Covid magicamente è partito per Marte, che è scomparso, evaporato, ma purtroppo non è così. Vengo da una lunga riunione con i ministri europei" della Salute, "con la commissaria europea e con le nostre autorità di riferimento, l'Agenzia europea del farmaco Ema e il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc. Abbiamo bisogno ancora di tenere alta l'attenzione". Per questo "ho chiesto pubblicamente a tutti i leader politici di dire parole chiare", di garantire "che dopo il 26" settembre "nulla bloccherà la campagna di vaccinazione, e che questa invece continuerà come leva fondamentale in questa sfida contro il Covid che purtroppo è ancora aperta".

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