"Il numero di contagi continua a crescere, ma non è altissimo. Almeno non ancora. Siamo in tempo per intervenire, ma serve farlo rapidamente. Sono terrorizzato, non tanto dal virus in sé, perché ho sempre creduto e sostenuto che avremmo vinto noi, ma da due questioni fondamentali: i trasporti e la scuola". Lo dice Francesco Vaia, direttore sanitario dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, in un'intervista oggi sul 'Corriere della sera'.
Tra un mese di torna tra i banchi ma, secondo Vaia, "siamo ancora in tempo per limitare i contagi per il 14 settembre. Basta applicare le regole che ci siamo dati ormai da marzo: uso dei dispositivi, una buona igiene con il lavaggio frequente e accurato delle mani, il rispetto del distanziamento sociale". E l'attenzione ai giovani deve essere alta visto che oggi sono loro a fare da cassa di risonanza al Covid-19: "I ragazzi hanno nella maggior parte dei casi sintomi lievi ma sono grandi diffusori del virus, dentro e fuori le mura domestiche. Il problema restano gli anziani, i nonni e gli insegnanti che potrebbero far ammalare".
Anche per questo, "la mascherina deve essere un obbligo, nei luoghi chiusi ma anche in tutti quegli spazi all'aperto in cui non si è da soli e se ci sono altre persone in prossimità", conclude Vaia.