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Covid Veneto, Zaia: "Farò ordinanza con restrizioni"

22 ottobre 2020 | 13.52
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"Per evitare gli assembramenti ma non ci sarà nessun lockdown" spiega il governatore

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Nei prossimi giorni emetterò un'ordinanza che prevede delle restrizioni per evitare gli assembramenti ma non ci sarà nessun lockdown". Lo ha annunciato oggi il presidente del Veneto Luca Zaia nel corso del punto stampa alla sede della Protezione civile di Marghera. Zaia ha detto che "anche il modello di sanità pubblica presentato nei giorni scorsi verrà in parte modificato".

Il governatore, dopo aver sottolineato di non voler anticipare nulla, ha spiegato: "Oggi siamo ancora nella seconda fase, quella azzurra, con 66 pazienti in terapia intensiva su un totale di 588 ricoverati in ospedale. Non c'è alcuna emergenza sanitaria ospedaliera ma dobbiamo evitare a tutti i costi il collasso della sanità arrivando alle fasi successive con oltre 150 ricoveri in terapia intensiva". "A quel punto - ha detto il presidente del Veneto - dovremo attivare dieci ospedali Covid dedicati solo ai pazienti di coronavirus. Ospedali che verranno sottratti alle cure ordinarie".

Secondo Zaia "l'unico sistema per risolvere la grave carenza di medici attuale è quello di mandare i neolaureati in corsia". "Oggi - ha ricordato - in Italia mancano 56.000 medici e in Veneto la carenza è di 1.300. Tutto ciò è dovuto ad una mancata programmazione negli anni passati, al numero ristretto di ingressi nelle specializzazioni. Io non ho nulla contro le specializzazioni -ha tenuto a sottolineare - ma dico che i medici, una volta laureati, devono entrare in corsia, devono essere messi in condizione di poter lavorare, come avviene negli altri Paesi".

Quanto alle regioni, "pensare di fermare i passaggi tra regioni vuol dire fare il lockdown. Meglio la mascherina per i cittadini, anziché pensare ai confini delle regioni o ai mini-lockdown per mettersi il cuore in pace - ha sottolineato - Se fermo i passaggi tra regioni devo bloccare tutto, decidere che la mia comunità è la più sana delle altre, mettere una campana di vetro. Come posso accettare che mi arrivi un cittadino da Francia o Germania e mettere una barriera sulla Lombardia o sulla Campania? E' un fatto psicologico, ma è limitativo da un punto di vista epidemiologico".

Nel corso del punto stampa Zaia ha poi annunciato che oggi pomeriggio alla videoconferenza con il governo il Veneto proporrà una app che permetta di tenere costantemente sotto controllo l'andamento dell'infezione di ogni positivo. "Si tratta di una piattaforma che tenga il contatto digitale con i positivi: ognuno di essi, ogni mattina potrà comunicare le proprie condizioni di salute. Così potremo tenere costantemente sotto controllo l'andamento dell'epidemia", ha spiegato il governatore.

In Veneto c'è stato un nuovo balzo di positivi: sono 1.325 in più nelle ultime 24 ore per un totale di 39.590 positivi dall'inizio dell'epidemia il 21 febbraio scorso.

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