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Covid Veneto, Zaia: "Oltre 80% ricoverati in terapia intensiva non è vaccinato"

30 agosto 2021 | 14.11
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Il governatore: "Sabato è stata ricoverata una donna incinta del 1989 in pneumologia, si è poi aggravata e da ieri è in rianimazione: non è vaccinata"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

In Veneto non è vaccinato contro il Covid oltre l'80% dei ricoverati in terapia intensiva. Lo ha spiegato oggi il presidente del Veneto, Luca Zaia, nel corso del punto stampa dalla sede della Protezione Civile di Marghera.

"I positivi sono 319 nelle ultime 24 ore con un 2.97% incidenza. I ricoverati sono ad oggi 278 (+13): 223 in area non critica (+9) e 55 in terapia intensiva (+4). I dati dicono insomma che non ne siamo fuori - ha detto Zaia - E nelle terapie intensive l'80.4% dei ricoverati non è vaccinato, il 7.8% con una dose, quindi sommando 88.2%, e per i giovani restano i rischi: una conferma purtroppo è arrivata sabato da Vicenza dove è stata ricoverata una donna incinta del 1989 in pneumologia, si è poi aggravata e da ieri è in rianimazione: non è vaccinata".

"Mi spiace che questa tragedia sia passata dai terrazzini con 'andrà tutto bene' a una guerra tra poveri: tra vaccinati e non vaccinati - ha aggiunto il governatore - Non c'è dubbio, la vaccinazione è volontaria, e la paura è comprensibile, ma il dato inconfutabile è che se oggi siamo aperti e le condizioni sanitarie e ospedaliere sono gestibili lo dobbiamo al nostro 70% di vaccinati, e che la vaccinazione ha avuto effetti sulla curva dell'epidemia".

Quanto alla terza dose, "credo sia inevitabile andare alla terza dose di vaccino, ovviamente dovrà esprimersi la comunità scientifica, ma è immaginabile che si dovrà fare la terza dose, come peraltro stanno già facendo Israele, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e anche la Francia".

"Ciò significherà tenere aperti i nostri centri vaccinali e tenere impegnate su questo fronte 1500 persone. Mi auguro - ha aggiunto - che la decisione ci sia comunicata per tempo, perché dobbiamo organizzarci. In ogni caso, dobbiamo mettere in sicurezza i nostri 36mila anziani ospiti delle Rsa e altrettanti operatori, così come il personale sanitario che è stato vaccinato con la prima dose ormai 7/8 mesi fa".

Poi le scuole. "Vogliamo riaprire le scuole. Il 13 settembre sarà il d-day per la Regione e vogliamo che i ragazzi tornino nelle aule e faremo una battaglia fino all'ultimo perché non si vada in Dad. E comunque, a tutt'oggi più di un ragazzo su 2 in età scolastica si è vaccinato" ha tenuto a sottolineare il presidente del Veneto.

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