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Covid Veneto, Zaia: "Regione zona gialla"

19 febbraio 2021 | 14.17
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Il governatore: "Nessuna trattativa per acquistare i vaccini, ho chiesto io di scrivere ai Nas"

(Fotogramma)
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"Il Veneto rimarrà in zona gialla". Lo ha detto il presidente della Regione Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa. "Abbiamo tutti gli indicatori in calo e che ci fanno presumere - ha sottolineato Zaia - di rimanere in zona gialla il rischio credo che sia 'basso' ad oggi, ma siamo ormai circondati: in Alto Adige la situazione è pesante e i dati a livello nazionale non sono sicuramente in calo". Il governatore ha tenuto quindi a rilanciare un appello a tutti i cittadini per la "prudenza. Adesso da ognuno di noi il contenimento del contagio con l'utilizzo sempre delle mascherine, il rispetto del distanziamento ed evitare gli assembramenti".

Intervenendo poi sulla questione dell'acquisto dei vaccini, Zaio ha ribadito che "in Veneto non abbiamo avviato nessuna trattativa per l'acquisto dei vaccini. La Regione ha scritto il 3 febbraio scorso ad Aifa chiedendo l'autorizzazione a poter importare eventuali vaccini dall'estero. E non abbiamo fatto nulla - ha chiarito - in attesa di questa autorizzazione. L'Aifa poi ci ha dirottato sul commissario Arcuri che a sua volta ha chiesto una verifica sui lotti di vaccini".

"Abbiamo sempre detto - ha sottolineato ancora Zaia - che ci voleva un ente terzo per validare i vaccini che ci erano stati proposti, è una verifica che non compete a noi, e così abbiamo fatto".

"Sono stato io - ha ricordato il governatore - a chiedere al dg della Sanità Luciano Flor di scrivere ai Nas che l'ha fatto il 12 febbraio scorso".

Il presidente del Veneto ha anche rivelato che "il dg della Sanità è andato questa mattina dai Nas di Treviso, competenti sulla vicenda per portare tutte le carte. Io personalmente - ha tenuto a ribadire - non ho avuto nessuna interlocuzione con i potenziali intermediari per la vendita dei vaccini. Non ho voluto vedere personalmente la corrispondenza che ha tenuto il dottor Flor come è giusto che sia separando i compiti da quello politico a quello amministrativo, il tutto -ha sottolineato ancora Zaia- con il faro dell'assoluta legalità".

"Bene l'inchiesta dei Nas. Auspico che dalla procura di Perugia ci sia un'inchiesta profonda e molto incisiva - ha detto Zaia - . Sono molto ansioso di vedere cosa si verrà a sapere. Noi abbiamo fatto il nostro dovere non siamo andati sul mercato, abbiamo solo raccolto le proposte che ci arrivavano e avvisato le autorità".

Ma ha anche polemizzato: "Avremmo evitato tutta questa vicenda se le big pharma avessero detto chiaramente: 'fuori dal contratto europeo i vaccini non sono prodotti nostri'". Di più per Zaia "noi abbiamo fatto tutto alla luce del sole. Ma, se alla fine scopriamo che tutto è in regola e scopriamo che i vaccini sono validi cosa si fa?", si è chiesto il governatore del Veneto ricordando quanto successo in passato "quando siamo andati a comprare le mascherine e i respiratori, all'inizio era vietato. Poi lo hanno fatto tutti. Ma così, fin da subito abbiamo salvato la vita delle persone".

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