Dopo le violenze in occasione della partita di calcio Cremonese-Mantova, l’accusa è di rissa aggravata e per due degli arrestati anche di concorso in tentato omicidio nei confronti di Emilio Visigalli. Indagini con intercettazioni telefoniche e ambientali
Sono 4 gli arrestati dalla Polizia di Cremona e 12 le persone a cui sono stati notificati gli arresti domiciliari, tra appartenenti al movimento di CasaPound e appartenenti al locale centro sociale Dordoni. Per tutti l’accusa è di rissa aggravata e per due degli arrestati anche quella di concorso in tentato omicidio nei confronti del militante del centro sociale Dordoni, Emilio Visigalli.
I fatti imputati, spiega una nota della Polizia, risalgono alla sera del 18 gennaio scorso, dopo la partita Cremonese-Mantova, quando numerosi militanti di CasaPound e del Dordoni furono protagonisti di una maxirissa, proprio nei pressi del centro sociale, che provocò il gravissimo ferimento di Visigalli, colpito da una sprangata e poi con calci e pugni fino ad entrare in coma.
Le indagini della Polizia di Stato, "avvalendosi anche d’intercettazioni telefoniche e ambientali - prosegue la nota - hanno permesso d’identificare praticamente tutti i partecipanti alla violenta rissa, di raccogliere numerosi elementi per identificare gli autori del pestaggio di Visigalli nonché di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti".