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Professioni: Crenca (Attuari), nostra attività ha anche valore sociale

26 ottobre 2015 | 17.36
LETTURA: 3 minuti

Giampaolo Crenca presidente Consiglio nazionale Attuari
Giampaolo Crenca presidente Consiglio nazionale Attuari

"L'attività professionale degli attuari ha anche un valore sociale. Facciamo cose che non sono fini a se stesse, ma che servono alla collettività. Un esempio concreto? Calcoliamo le pensioni, così come i premi delle assicurazioni sulla vita”. A dirlo oggi Giampaolo Crenca, presidente del Consiglio nazionale degli attuari, in occasione dell’incontro 'Il contributo degli attuari nella gestione dei rischi del welfare'.

E, secondo la ricerca condotta anche quest’anno dal sito specializzato Careercast.com, la migliore professione negli Stati Uniti per il 2015 è quella dell’attuario, una figura sempre più ricercata e con grandi prospettive anche in Italia.

Gli attuari sono esperti di statistica di matematica applicata, di probabilità, di finanza e tecniche attuariali. Il loro mestiere, all’interno delle compagnie di assicurazione come degli enti pensionistici, riguarda molteplici aspetti dal calcolo delle tariffe agli accantonamenti tecnici, e in ogni caso la valutazione dei rischi. La classifica americana Best Jobs 2015 tiene conto di tutti gli elementi che concorrono a generare soddisfazione per il proprio lavoro: l’ambiente, il livello di stress, la retribuzione, la domanda del mercato, le potenzialità di miglioramento della propria posizione.

"Il numero degli attuari in Europa -ricorda- è di circa 20mila, in Italia oltre 900, un numero destinato inevitabilmente a crescere nei prossimi anni sull’onda dello sviluppo della professione legata in particolare alla gestione dei rischi in ogni tipo di azienda, ai fondi sanitari, all’evoluzione dei mercati assicurativi, previdenziali e finanziari. Gli attuari lavorano sia come liberi professionisti, sia come dipendenti presso società di assicurazioni, enti del settore previdenziale, università, istituti di vigilanza come l’Ivass (assicurazioni) e la Covip (fondi pensione).

“Nelle assicurazioni -sottolineare Giampaolo Crenca-­ la presenza degli attuari si allarga sempre di più rispetto ai tradizionali ambiti di attività. Oggi troviamo attuari anche nell’area gestionale, nell’informatica, nella pianificazione e controllo. Il rischio è incertezza, e gli attuari dispongono degli strumenti per valutarla. Per l’attuario il rischio è una sorta di habitat naturale”.

Per gli attuari, poi, il tasso di disoccupazione è prossimo allo zero: o meglio, come spiega il presidente del Consiglio nazionale, Giampaolo Crenca, “i tempi per trovare lavoro sono molto brevi, e questo ormai da anni”. E’ frequente, infatti, il caso di laureandi contattati per proposte di impiego ancor prima della discussione della tesi.

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