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Governo: cresce pressing Pd su 'responsabili', ex M5S in ordine sparso

06 febbraio 2015 | 17.05
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Campanella: ''scouting a densità variabile, in questi giorni intensissimo. Ma Renzi deve cambiare progetto se pensa di mutare gli equilibri''. Gli ex grillini divisi in tanti rivoli. Si guarda soprattutto ai sei senatori che hanno votato Mattarella al Colle. Rizzetto, ''queste sirene non ci ammaliano''

Francesco Campanella
Francesco Campanella

Scouting "a densità variabile. C'è sempre stato, ma l'intensità del pressing varia: si fa più forte nei momenti di difficoltà del governo, cala d'intensità quando le cose sembrano filare. Ecco, diciamo che in questo momento è intensissimo". Francesco Campanella, senatore ex M5S, ragiona con l'Adnkronos sulla partita dei 'responsabili', quel gruppo di senatori pronti a puntellare il governo, se necessario.

Col patto del Nazareno in apnea, tutti guardano con interesse agli ex 5 Stelle, a Palazzo Madama divisi in tanti rivoli dopo l'addio al Movimento. C'è la componente Movimento X che conta 4 senatori: Maurizio Romani, Maria Mussini, Laura Bignami e Bartolomeo Pepe. A questa si affianca 'Italia Lavori in corso', che in questi mesi ha perso diversi pezzi e ora conta solo su Campanella e Fabrizio Bocchino.

Poi ci sono altri 10 senatori che, dopo l'uscita dal M5S, non hanno aderito ad alcuna componente. Di questi quattro -Monica Casaletto, Cristina De Pietro, Luis Alberto Orellana e Alessandra Bencini- hanno votato Sergio Mattarella al Colle. Con loro, per Mattarella Presidente, Campanella e Bocchino. E' soprattutto su questi nomi, stando ai rumors di Palazzo, che si gioca in queste ore la partita dei responsabili.

Per rispondere alla 'chiamata' dei dem, "è necessario che Renzi faccia un restyling dei suoi piani. Fare i parlamentari di scorta non è tra le nostre aspirazioni - mette in chiaro Campanella, assicurando che il confronto tra gli ex 5 stelle, al di là delle diverse componenti, è costante - Renzi deve dunque rivedere i suoi progetti, ad esempio sul fronte delle riforme. Riforme, per intenderci, che non ci convincono affatto".

"Chi vuole appoggiare questo governo - dice Campanella - deve assumersi responsabilità politiche consistenti. Il premier non può non tenerne conto. Politicamente deve concedere qualcosa". Fuori dalla partita sembrerebbero invece i quattro senatori di Movimento X, più propensi a procedere sulla loro strada. Una strada che sembra coincidere con quella di Alternativa Libera, la componente nata ieri alla Camera con 10 ex grillini.

"Nessuna possibilità di finire nelle file dei responsabili - dice all'Adnkronos il capogruppo Walter Rizzetto - queste sirene non ci ammaliano e noi restiamo legati al nostro albero maestro. Crediamo che, in questo momento più che mai, sia utile al paese un'opposizione forte e convinta al governo Renzi. Che alla Camera, oltretutto, gode di una maggioranza schiacciante". Sarà per questo, forse, che a Montecitorio "di pressing del Pd non c'è nemmeno l'ombra".

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