Il sindaco chiede collaborazione cittadini: "E' una corsa contro il tempo, importanti controlli volontari"
Continua a destare preoccupazione la diffusione del coronavirus a Seul. Le autorità sanitarie hanno confermato 119 casi di Covid-19 collegati a locali e discoteche del distretto di Itaewon, il focolaio più grave nella capitale sudcoreana dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Tra i 119 casi accertati in varie zone della Corea del Sud, 69 sono a Seul, come ha chiarito il sindaco, Park Won-soon, citato dall'agenzia Yonhap. Qui, ha detto, 14.121 persone sono state sottoposte ai test per il coronavirus.
L'allerta è scattata quando un 29enne, che a inizio maggio erano stato in cinque locali di Itaewon, è risultato positivo ai test. Da allora, riporta la Yonhap, si registrano anche una trentina di casi di trasmissione secondaria. Il sindaco di Seul ha invitato tutti coloro che sono stati a Itaewon nel periodo 'incriminato' - tra il 24 aprile e il 6 maggio - a sottoporsi ai test. "Contenere le malattie contagiose è una questione di tempo. I controlli volontari sono più importanti di qualsiasi altra cosa - ha detto - Fatevi controllare immediatamente". Le autorità cercano di rintracciare le persone che sono state a Itaewon anche con i dati del traffico telefonico. Sabato scorso il sindaco ha ordinato la chiusura di locali e discoteche nella capitale.