
A palazzo Madama i fedelissimi dell'ex ministro hanno presentato 1650 emendamenti all'Italicum con l'obiettivo di fare filibustering. Ieri sera l'eurodeputato azzurro ha riunito i suoi nella 'catacomba' dell'hotel capitolino Cosmopolitan, dove erano presenti due nuovi deputati.
Il clima dentro Forza Italia continua ad essere agitato. Mentre Silvio Berlusconi tace, torna a farsi sentire Raffaele Fitto sulla legge elettorale, nuovo fronte di attacco contro gli azzurri che sostengono il patto del Nazareno. ''Tutta questa fretta è sospetta, Renzi dica chiaramente se vuole andare al voto anticipato, perchè ora le priorità e le vere emergenze del Paese sono altre, non la riforma elettorale'', avverte l'ex governatore pugliese. Parole che suonano come una ulteriore sfida ai 'filorenziani' del cerchio magico e a Denis Verdini. Non a caso, a palazzo Madama, in commissione Affari costituzionali, il 'fittiano' Francesco Bruni e altri 'frondisti' aderenti a Gal hanno presentato 1650 emendamenti all'Italicum con l'obiettivo di fare filibustering.
In questi giorni a Roma, Fitto non ha avuto contatti con il Cav: dopo il pranzo della scorsa settimana a palazzo Grazioli i due dovevano rivedersi, ma in agenda non c'è nessun incontro. Tantomeno la convocazione dell'atteso Comitato di presidenza. Fitto quindi ha deciso di continuare per la sua strada, battendo ora ancora una volta sul tasto elettorale, dopo aver puntato i piedi nelle scorse settimane sulla politica economica, jobs act e legge di stabilità in testa. L'eurodeputato azzurro non molla e pensa a rafforzare le sue truppe sul territorio e in Parlamento.
Secondo gli ultimi boatos, raccolti in Transatlantico, a Montecitorio, confermati dall'entourage fittiano, sono in arrivo alcune new entry alla Camera, che farebbero passare da 33 a 36-37 (tra deputati e senatori) il numero complessivo dei fedelissimi dell'ex ministro pugliese. Ieri sera Fitto ha riunito i suoi per fare il punto della situazione politica. E nella 'catacomba' (come hanno ribattezzato la sala sotterranea dell'hotel capitolino Cosmopolitan, dove si vedono quasi ogni settimana e non prendono i cellulari) erano presenti due nuovi commensali: il deputato campano Antonio Marotta e l'abruzzese Fabrizio Di Stefano. Ancora presto, forse, per parlare di 'nuovi acquisti' ma la loro presenza non è passata inosservata.