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Crimi: "Questo è il governo di Draghi e del Quirinale"

13 febbraio 2021 | 22.41
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Il capo politico M5S agli eletti pentastellati: "Non ci sono state trattative sui ministeri, Draghi mi ha chiamato con lista"

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)

"Questo è un governo nato con i partiti 'alla cieca'. Questo è il governo di Draghi e del Quirinale. Abbiamo anche Forza Italia e Lega, possiamo dire quello che vogliamo ma lo sapevamo che ci sarebbero stati loro ministri. Italia Viva ne è uscita a pezzi. Aveva 2 ministri ed esce solo con Bonetti". Lo ha detto, a quanto apprende l'Adnkronos, il capo politico M5S Vito Crimi agli eletti pentastellati durante l'assemblea. "Da Lega e Fi sicuramente io non mi aspettavo che proponessero Gandhi o Martin Luther King... questi sono i nomi".

Crimi ha poi sottolineato che "non ci sono state trattative sui ministeri. Ognuno può pensare quello che vuole ma trattative con Draghi non ci sono state. Draghi è un uomo abituato a sapere che un suo sopracciglio alzato fa girare i miliardi. Un senso di riservatezza a cui non eravamo abituati". "Ci sono stati messaggi scambiati con Zingaretti... anche Salvini mi ha chiesto informazioni. Alle 18.30 di ieri ricevo una chiamata da Draghi, che mi ha comunicato quali erano i nostri ministri. Ha aggiunto solo Cingolani e Giovannini", racconta Crimi.

Quindi, raccontando le fasi che hanno portato alla nascita del governo Draghi., Crimi ha detto che "Beppe Grillo ha sempre pensato a dei tecnici, ha parlato di Catia Bastioli, che ha dato la sua indisponibilità. Ha fatto il nome di De Masi, Mazzucato, Cingolani... Nomi che Beppe in più di una occasione ha veicolato... così come quello dello stesso Giovannini".

Grillo "ha portato alle prime e seconde consultazioni" con Draghi l'idea della transizione ecologica. L'idea di Beppe è: "questo governo se deve nascere non può che farlo pensando alle future generazioni. Questo è stato il suo 'volare alto'. Martedì pomeriggio da Draghi eravamo usciti con un impegno a rivedere gli assetti istituzionali in modo tale da prevedere questa struttura (il ministero per la transizione ecologica, ndr). Beppe non era convinto, voleva una garanzia. Per questo motivo la sera stessa abbiamo voluto fare un approfondimento, sospendendo la votazione su Rousseau". "La mattina successiva ci sono stati passaggi ad altissimo livello e abbiamo avuto la conferma che ci sarebbe stato il ministero per la transizione. Da lì abbiamo fatto partire il voto" sulla piattaforma.

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