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Criminalità, 38 arresti: c'è anche ex boss Magliana

11 febbraio 2020 | 07.17
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Risolti 5 cold case, sequestrati beni per 15 milioni di euro. Chi è Salvatore Nicitra, il 'Re di Roma Nord'

Criminalità, 38 arresti: c'è anche ex boss Magliana

Dalle prime luci dell’alba, nelle province di Roma, Viterbo, Terni, Padova, Lecce, nonché in Spagna ed in Austria, è in corso una vasta operazione dei Carabinieri del comando provinciale di Roma per dare esecuzione a un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione distrettuale antimafia, che dispone l’arresto di 38 persone, ritenute appartenenti, a diverso titolo, di un’associazione per delinquere (416 C.P.), facente capo a Salvatore Nicitra, uno degli ex boss della cosidetta 'Banda della Magliana'.

Nicitra ha, negli anni, monopolizzato l'area a Nord della Capitale, assumendo il controllo, con modalità mafiose, del settore della distribuzione e gestione delle apparecchiature per il gioco d'azzardo (slot machine, videolottery, giochi e scommesse on line), imposte con carattere di esclusività alle attività commerciali di Roma e provincia.

Le indagini dei Carabinieri hanno consentito altresì di far luce su 5 cold case, tutti verificatisi nel quartiere romano di Primavalle alla fine degli anni '80, ad eccezione di uno avvenuto all'interno dell'ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa, che vedono coinvolto Salvatore Nicitra allo scopo di consolidare il proprio potere criminale nei quartieri romani di Primavalle, Casalotti, Montespaccato, Monte Mario, Cassia ed Aurelio. Si tratta dell'omicidio di Giampiero Caddeo, del duplice omicidio di Paolino Angeli e di Roberto Belardinelli, dell'omicidio di Valentino Belardinelli e del tentato omicidio di Franco Martinelli.

Contestualmente, i Carabinieri del comando provinciale di Roma stanno eseguendo un decreto di sequestro di beni, emesso dal Tribunale di Roma - Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Procura della Repubblica - Dda di Roma, riguardante beni, mobili e immobili, utilizzati per la commissione dei reati o comunque acquisiti con proventi illeciti per un valore complessivo di circa 15 milioni di euro.

"Sono un boss posso mettere le macchinette dove voglio", diceva Nicitra come si evince dalle intercettazioni. "Non ho più bisogno di spacciare droga e non ho bisogno di azioni violente perché sono rispettato da tutti", diceva in un'altra intercettazione. 

"Questo è uno dei tasselli nella ricostruzione dello scenario criminale romano che mancava. Un gruppo che fa capo a un personaggio come Nicitra, da sempre uomo chiave delle dinamiche criminali romane", ha commentato il procuratore facente funzioni di Roma Michele Prestipino nel corso dell'incontro stampa sull'operazione. "Siamo ancora una volta in presenza - ha spiegato Prestipino - di un gruppo in grado di svolgere le attività con il metodo mafioso". Quello utilizzato "è un modulo investigativo efficace e veloce - ha sottolineato il procuratore - e per questo ringrazio i carabinieri che hanno messo in campo un lavoro eccellente".  "Noi - ha detto Prestipino - cerchiamo di intervenire sia con misure cautelari personali sia patrimoniali. Questo contribuisce a dare forza all'azione di contrasto alla presenza della criminalità organizzata a Roma".

"In due anni di indagini il carisma criminale di Nicitra è emerso in modo palese. Molti soggetti sono arretrati visto lo spessore criminale di Nicitra nel campo delle slot-machine", ha detto il colonnello dei carabinieri, Lorenzo D'Aloia.

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