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Criminalità: Sangalli, imprenditori hanno paura a a denunciare

19 marzo 2015 | 16.23
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Gli imprenditori del commercio e dei servizi, sempre più vittime della criminalità. La denuncia arriva dalla Confcommercio. "Non è sempre facile denunciare per un imprenditore, perché la paura è tanta e comprensibile: si teme per la vita, per la famiglia, per l’azienda. E si perde la serenità e, quindi, la voglia di fare impresa. Per questo gli imprenditori del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti e della logistica, chiedono più presidio e controllo del territorio. E certezza della pena". E' quanto ha sottolineato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, intervenendo ad un convegno sulla legalità a Lecce.

"In ogni caso noi diciamo alle nostre imprese che denunciare: si deve, - ha continuato Sangalli - perché è un dovere giuridico e morale; si può, perché non si è soli davanti alle sfide e alle minacce della criminalità; conviene, perché sottrarsi alla morsa della criminalità significa costruire sviluppo per la propria azienda e per la collettività".

Per questo la Confcommercio chiede 'Tolleranza zero' da parte delle istituzioni verso tutta la filiera della criminalità, che va dal riciclaggio alla vendita del singolo prodotto contraffatto. 'Tolleranza zero' garantita dal lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine, "a cui esprimiamo la nostra profonda, completa, sentita gratitudine per tutto ciò che fanno ogni giorno" ha concluso il presidente Sangalli.

8 su 100 hanno ricevuto minacce o intimidazioni

Da una recente indagine della Confcommercio, condotta da Eurisko, emerge che ben 8 imprenditori su 100 hanno ricevuto minacce o intimidazioni con finalità estorsiva; 11 imprenditori su 100 dichiarano di conoscere altre imprese che sono state oggetto di minacce o intimidazioni. Sia l’esperienza diretta, sia quella indiretta di criminalità si accentuano nel Sud e in particolare nei grandi centri. In calo risulta la percentuale di imprenditori che ritiene che le minacce subite provengano dalla delinquenza comune; la maggior parte delle imprese sa o teme di avere a che fare con la criminalità organizzata.

Nel 59% dei casi le minacce subite si "limitano" a pressioni psicologiche; la percentuale è più accentuata quando la minaccia è portata dalla criminalità organizzata. Rilevante la quota di imprenditori minacciati che hanno subito danneggiamenti alle cose o addirittura violenza alle persone (rispettivamente il 35% e il 7% dei casi).

Inoltre, dall'indagine risulta che 3 imprenditori su 10 si piegano alla richiesta estorsiva subita. Tale comportamento è in significativo aumento rispetto al 2007 e si accentua nel Meridione, soprattutto nei grandi centri. La richiesta estorsiva viene soddisfatta prevalentemente con esborso di denaro (nel 44% dei casi) o con consegna di merce (nel 34% dei casi); rispetto al 2007 è in flessione la quota delle imprese che dichiarano di aver pagato/consegnato un valore superiore ai 10.000 euro.

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