"Veneto e Lombardia sono partiti con lo stesso numero di casi, la differenza è che per una settimana, mentre noi isolavamo capillarmente i positivi, in Lombardia pensavano a far ripartire Milano". A dirlo, ospite negli studi di Agorà, è Andrea Crisanti, direttore Microbiologia e Virologia dell'AO Università di Padova.
Per il professore, la differenza fra le due regioni "è tutta qui. Se il virus poi, come abbiamo visto, aveva un R0 di 3, che significa che ogni 5 giorni gli infetti si moltiplicano per tre... Lei pensi che se le regioni colpite della Lombardia avevano una percentuale di infetti pari a quella del Veneto, che era del 3%, dopo 5 giorni erano il 15%, dopo altri quattro o cinque saliva tranquillamente al 30-35%, che è lo tsunami che ha colpito la Lombardia", conclude.