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Crisi, fari Ue puntati su Italia: arrivano stime di Bruxelles

04 maggio 2014 | 15.50
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Crisi, fari Ue puntati su Italia: arrivano stime di Bruxelles

Giornata di valutazioni domani a Bruxelles sullo stato dell'economia italiana e le misure messe a punto dal governo Renzi per agganciare la crescita nel rispetto dei vincoli Ue. In mattina è attesa la pubblicazione delle previsioni di primavera della Commissione europea, che metterà nero su bianco le nuove stime sui conti pubblici di tutti i Paesi membri, Belpaese incluso, accompagnate da un primo parere sul Def varato dal governo e trasmesso al'esecutivo Ue nelle scorse settimane. Il giudizio ufficiale arriverà però il 2 giugno.

L'Italia sarà poi all'ordine del giorno dell'Eurogruppo, lunedì sera, e dell'Ecofin, martedì, ai quali partecipa il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, nel quadro delle discussioni sugli squilibri macroeconomici. Sul fronte dei conti, c'è attesa per le nuove cifre. Nel precedente outlook pubblicato a novembre, Bruxelles ha previsto che il pil italiano crescera' dello 0,7% nel 2014 e dell'1,2% nel 2015. Il governo nel Def ha stimato rispettivamente +0,8% e +1,3%.

Sul versante del deficit, l'Ue lo scorso novembre ha stimato che quest'anno si chiuderà con un disavanzo al 2,7% del pil e il prossimo sarà al 2,5%. Il governo nel Def ha previsto un disavanzo al 2,6% nel 2014, al 2% nel 2015, e all'1,5% nel 2016, con lo slittamento di un anno la data del pareggio di bilancio, inizialmente fissata per il 2015. A questo proposito il ministro Padoan aveva inviato una lettera a Bruxelles per chiedere "la deroga temporanea dagli obiettivi per affrontare circostanze eccezionali''. In serata alla riunione dei ministri delle Finanze di Eurolandia, e il giorno dopo all'Ecofin, è in agenda un aggiornamento sulle misure assunte dai paesi con squilibri macroeconomici eccessivi, tra cui il Belapese. In questa cornice il ministro Padoan potrebbe esporre i nuovi provvedimenti varati dal governo per rilanciare il pil, dl Irpef in primis con gli 80 euro in busta paga per i lavoratori.

In occasione dell'avvio delle procedure il 5 marzo scorso Bruxelles aveva sottolineato la necessità di "controlli specifici e una forte azione politica" contro l'alto debito pubblico italiano, che secondo le ultime stime della Commissione viaggia verso quota 134% nel 2014. La ricetta Ue punta su un mix di misure nel breve termine per ridurre deficit e debito e provvedimenti di nel lungo periodo, come le riforme, per rafforzare la competitività e rendere piu' dinamico il mercato del lavoro. Sul tavolo dell'Ecofin terranno banco anche le discussioni sull'armonizzazione della controversa Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie. Un tema questo che vede i paesi Ue divisi, con una decina di Paesi intenzionati a tassare il settore e pesi massimi come la Gran Bretagna che osteggiano l'iniziativa per il timore di una fuga dei capitali stranieri verso piazze finanziarie più competitive.

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