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Palazzo Madama

Crisi governo, Udc si sfila ma resta sostegno centrista a Conte

16 gennaio 2021 | 14.41
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Il 'no' arrivato con una breve nota in mattinata. Ma resta immutato il 'soccorso' del Maie di Ricardo Merlo: "Crediamo nel progetto politico del premier"

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Niente appoggio dell'Udc per il governo Conte bis in crisi e in cerca di 'responsabili' in Senato per salvarsi e ricominciare. Il 'no' è arrivato nella mattinata di oggi attraverso una nota, e il percorso alla ricerca di 'costruttori' si fa così sempre più in salita. Resta però in piedi il 'soccorso' centrista da parte della componente Maie del Gruppo Misto di Ricardo Merlo, senatore che anche oggi ha ribadito ai microfoni di Rainews24 l'adesione al progetto del premier: "Qui bisogna cercare di fare un governo e vaccinare le persone, crediamo nel progetto politico di Conte. E' quello giusto per rilanciare l'Italia", ha sottolineato sottosegretario agli Esteri e presidente del Maie.

"Non possiamo lasciare il Paese in questa situazione di incertezza, né fermare l'attività parlamentare per il capriccio di qualche forza politica. Ce lo chiedono l'Europa, il Vaticano e tutte le istituzioni internazionali", gli ha quindi fatto eco in un'intervista a Radionorba il senatore lucano Saverio De Bonis, ex-M5S ora nel Maie. "Ci sono altri colleghi di Puglia e Basilicata che daranno una mano e si sta costituendo un gruppo. Il senatore Buccarella (ex M5S) è entrato ieri sera e altri colleghi anche di altre forze politiche stanno valutando, ma per correttezza non faccio nomi". De Bonis ha poi formulato un pronostico sul Conte ter: "Io credo che lunedì alla Camera e martedì al Senato il governo supererà lo scoglio. Poi ci sarà una crisi lampo e il presidente Conte dovrà riformulare la squadra di governo, ma dobbiamo essere abbastanza celeri perché gli italiani non hanno capito questa crisi perché c'è stato solo un gioco al rialzo di Renzi e una sua abilità comunicativa nel depistare le vere ragioni della crisi".

'Maie-Italia23', il progetto di centro in 'soccorso' a Conte

La 'benedizione' al soccorso Maie di Giuseppe Conte, non scontata fino all'ultimo, sarebbe arrivata ieri mattina. Raccontano che il premier abbia sentito il senatore Merlo per dare il suo ok all'operazione 'responsabili' o meglio, 'costruttori', come preferiscono essere chiamati, rifacendosi all'appello lanciato dal Colle nel discorso di fine anno.

Con una nota ad hoc, diffusa alle agenzie poco dopo le 13 di ieri, era stato proprio Merlo ad ufficializzare la nascita a Palazzo Madama della nuova componente 'Maie-Italia23' per ''offrire una prospettiva politica per il futuro, per poter costruire un percorso di rinascita e resilienza, nell'interesse dell'Italia, soprattutto in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo". L'obiettivo, infatti, raccontano, è creare un 'contenitore' ora per un progetto politico di centro a lungo termine, che non si esaurisca con questa legislatura ma 'vada oltre'. Sempre con Giuseppe Conte come punto di riferimento. Che un giorno, chissà, potrebbe persino trovare sostanza nella 'lista del Presidente' alle prossime politiche.

Un progetto "a lunga scadenza", rimarcano, non il pretesto per offrire una semplice 'stampella' per la sopravvivenza del Conte bis o la formazione di un Conte ter. "Nessuno", insomma, ''vuole fare un'operazione di scilipotismo collettivo'', dice a mezza bocca uno dei 'costruttori' al lavoro per raccogliere più adesioni possibili entro lunedì, quando Conte andrà a riferire in Parlamento sulla crisi dopo lo strappo di Iv. Una volta partiti non c'è più tempo da perdere. L'input è fare presto. Anche perché la 'controffensiva' del centrodestra, di Salvini in particolare, e di Renzi, per stoppare i 'responsabili' pronti a staccarsi è già stata lanciata.

L'intenzione del 'Maie-Italia 23', quindi, è gettare le basi di un soggetto politico che si collochi al centro, aperto a chiunque sia interessato, ma c'è la consapevolezza che si tratti di una vera e propria corsa contro il tempo, perché il rischio del flop è sempre dietro l'angolo. Per questo, raccontano, il primo step è definire statuto e programma del gruppo, formalizzarne la costituzione con almeno 10 senatori come prevede il regolamento: allo stato hanno aderito in 4, ovvero Merlo, De Bonis, Adriano Cario, e Raffaele Fantetti, presidente dell'Associazione Italia23, mentre alla Camera sono in 3 (Antonio Tasso, Andrea Cecconi e Mario Alejandro Borghesi).

Una volta segnato il 'perimetro politico', allora sì che si potrà pensare a un simbolo e a un nome, che non sia semplicemente 'Maie-Italia 23'. E' prematuro parlarne ora, ma c'è chi scommette che quello nato ieri sia l'embrione di un qualcosa che guarda alle prossime politiche. Se il Conte ter dovesse fallire, infatti, e una crisi al buio dovesse portare al voto anticipato, la nuova formazione politica potrebbe dare 'sostanza politica' a quella che qualcuno ha già ribattezzato la 'lista del presidente Conte'.

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