Il presidente francese è il primo leader europeo a partecipare a una riunione dell'organizzazione. In cima all'agenda anche Siria, Iraq e il dossier nucleare iraniano.
La crisi in Yemen domina il summit dei leader dei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg) che si riuniscono a Riad, alla presenza del presidente francese Francois Hollande, il primo leader europeo a partecipare a una riunione dell'organizzazione.
In cima all'agenda del vertice, il primo per il re saudita Salman salito al potere a gennaio, anche il conflitto in Siria, che si trascina dal 2011 con un bilancio di oltre 200mila morti, la situazione in Iraq e, con tutta probabilità, il dossier nucleare iraniano.
In Yemen dalla fine di marzo è intervenuta una coalizione sunnita, guidata dall'Arabia Saudita, per contrastare l'avanzata dei ribelli Houthi (sciiti), che l'Iran è accusato di sostenere. Il presidente yemenita Abde Rabbo Mansour Hadi è in esilio in Arabia Saudita. Il summit, sottolinea la tv al-Arabiya, sarà anche un'occasione per i leader del Ccg per discutere del rafforzamento delle relazioni bilaterali.
Il Consiglio di cooperazione del Golfo, creato nel 1981, riunisce Arabia Saudita, Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar ed Emirati. Il 13 maggio, come annunciato nei giorni scorsi, i leader del Ccg saranno ricevuti alla Casa Bianca dal presidente Usa Barack Obama e il giorno seguente ci sarà il summit a Camp David.
Hollande è arrivato ieri pomeriggio a Riad, dove è stato accolto da re Salman, dopo la tappa a Doha. Ieri il Qatar ha firmato il contratto di acquisto di 24 Rafale, il caccia multiruolo di Dassault.
