La crisi? Un'occasione per cambiare in meglio. Lo pensa il 67% degli italiani, in particolare: per il 34% porta a prendere decisioni troppo a lungo rimandate; per il 17% è un'opportunità per cambiare il senso civico, il 16% dichiara che aiuti a capire cosa conta davvero. Lo rileva un'indagine dell'Osservatorio Socialis e Istituto Ixè che ha preso in considerazione due temi: "La crisi e i valori degli italiani" e "Gli italiani e il volontariato".
Completamente pessimista il 27%, che dichiara invece che alla fine della crisi tutto tornerà come prima. Sessantotto intervistati su cento credono che i comportamenti personali possano migliorare la condizione collettiva: il 45% degli intervistati dichiara infatti che comportamenti personali e scelte, per quanto piccoli, possono cambiare il mondo ''ma dovrebbero farlo tutti''; il 23% è ottimista in senso assoluto e ritiene che il cambiamento sia nelle mani degli individui e delle loro azioni. Il 13% risponde ''sì in teoria ma non ci credo''.
Pessimista in senso assoluto, meno di un italiano su cinque: è infatti solo il 19% a rispondere semplicemente no, tuttavia il dato rilevante in questo segmento risiede nel fatto che è composto in maggioranza da donne, che dunque si sentono maggiormente impotenti.