La poltica industriale torni al centro dell'agenda politica economica del governo. A rinnovare l'appello, a poche ore dal giuramento del premier incaricato Matteo Renzi, e' il leader di Confindustria, Giorgio Squinzi intervenendo al convegno sulle reti di impresa. Una centralità necessaria, questa, per mettere in condizione il mondo produttivo "di affrontare il susseguirsi di cambiamenti strutturali con l'adeguata velocità di adattamento".
L'industria, d'altra parte, e' strategica per il Paese e, aggiunge, "nonostante la produzione si sia ridotta dal 2008 a oggi di oltre il 25% e sia andata in frantumi una quota importante del potenziale manifatturiero, il nostro sistema produttivo va avanti ,con molti punti di eccellenza, sostenendo il mercato interno, le esportazioni e la capacità innovativa del sistema".
Ma non solo. Al nuovo governo che a breve si troverà a guidare il Paese rinnova le richieste delle imprese, da oltre un anno sul tavolo della politica: ridurre i costi che gravano sulle imprese e che sono legati al lavoro, alla fiscalità, all'energia; sviluppo delle infrastrutture e delle reti; regole chiare e stabili; una burocrazia meno soffocante e invasiva.