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Crisi Ucraina-Russia, timori di guerra: le news, cosa succede

14 febbraio 2022 | 11.52
LETTURA: 23 minuti

Il ministro degli Esteri Di Maio domani a Kiev

(Foto Afp)
(Foto Afp)

Crisi Ucraina-Russia, le news da Kiev e Mosca. Il quadro internazionale, con un dialogo sempre più complesso e il rischio di guerra all'orizzonte. Le ultime notizie:

21.50 - Era "ironico" quando ha citato il 16 febbraio come data della possibile invasione russa contro l'Ucraina. Lo ha chiarito un portavoce del presidente Voldymyr Zelensky, dopo il video su Facebook con un discorso alla nazione nel quale ha indicato la data di mercoledì come "il giorno dell'attacco". E il portavoce del presidente, Sergii Nykyforov, ha chiarito ancora alla Nbc: "Il presidente si è riferito alla data circolata sui media. Non è una data ufficiale, è una data rivelata da alcuni funzionari". Nei giorni scorsi sono state alcune fonti dell'intelligence americana a indicare il 16 come data del possibile attacco.

21.28 - "Non crediamo che Putin abbia preso una decisione sull'invasione", ma "sta facendo tutte le cose che ti aspetti che lui faccia per un'opzione militare". Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, secondo cui l'invasione potrebbe scattare prima della fine delle Olimpiadi invernali, prevista il 20 febbraio, "forse anche questa settimana".

21.21 - "Ci hanno detto che il 16 febbraio sarà il giorno dell'attacco. Noi faremo di quel giorno il giorno dell'unità. Stanno cercando di spaventarci citando ancora una volta una data per l'avvio di un'azione militare...non è la prima volta. Ma il nostro stato oggi è più forte che mai. Combattiamo per la pace e vogliamo risolvere tutte le questioni esclusivamente attraverso i negoziati". E' quanto ha detto in un video postato su Facebook il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel quale non cita la fonte dell'informazione sul giorno in cui avverrebbe l'attacco.

21.12 - "Ogni ulteriore incursione in Ucraina risulterebbe in una crisi prolungata per la Russia, con danni di vasta portata per la Russia e per il mondo" hanno sottolineato Joe Biden e Boris Johnson nel corso di un colloquio telefonico.

21 - "Non abbiamo visto nessun segno tangibile, nessun segno reale di de-escalation". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, parlando degli ultimi sviluppi della crisi ucraina.

20.30 - "Resta una finestra cruciale per la diplomazia e per la Russia, perché faccia un passo indietro rispetto alle sue minacce nei confronti dell'Ucraina". E' quanto hanno concordato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ed il premier britannico Boris Johnson in un colloquio telefonico di cui dà notizia Downing Street. Biden e Johnson hanno anche concordato sulla necessità che "le potenze occidentali restino unite davanti alle minacce russe, anche imponendo un pacchetto significativo di sanzioni se l'aggressione russa dovesse aumentare". E' quanto si legge in una nota di Downing Street dopo la telefonata tra il presidente americano ed il premier russo, che hanno anche ribadito la necessità per i Paesi europei "di ridurre la loro dipendenza dal gas russo, una mossa che, più di qualsiasi altra, colpirebbe al cuore gli interessi strategici russi".

20.30 - Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky è stato informato che l'attacco russo scatterebbe mercoledì 16 febbraio. Lo riferisce la Cnn.

20.15 - Gli Stati Uniti chiudono l'ambasciata a Kiev e "trasferiscono provvisoriamente" a Leopoli i diplomatici rimasti dopo l'avviso al rimpatrio di tutto il personale non essenziale denunciando, come ha fatto il segretario di Stato, Antony Bliken, "l'accelerazione drammatica del rafforzamento delle forze russe". "Ho ordinato queste misure per una ragione, per la sicurezza del nostro staff. Sollecitiamo con forza i cittadini americani che ancora rimangono in Ucraina a lasciare il Paese immediatamente", ha aggiunto Blinken ribadendo che "la strada per la diplomazia rimanere aperta se la Russia sceglie di impegnarsi in buona fede".

20.05 - Presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede garanzie di sicurezza energetica denunciando i 'rischi' posti dal gasdotto russo tedesco Nord Stream 2, dopo aver incontrato a Kiev il Cancelliere tedesco Olaf Scholz con cui, ha precisato, ha discusso della questione "nei dettagli". Il gasdotto è una "minaccia alla sicurezza per noi e per la regione", ha spiegato. "Si tratta di un'arma geopolitica. Per questo abbiamo bisogno di garanzie di sicurezza energetica". Kiev ha proposto a Berlino di avviare un dialogo strategico "concreto" nel settore energetico per elaborare "garanzie di sicurezza e sostegno efficace" per l'Ucraina. E' importante che la Germania diventi "garante" del proseguimento del transito del gas attraverso l'Ucraina, ha quindi concluso Zelensky.

19.45 - Il titolare della Farnesina, Luigi Di Maio, sarà in visita diplomatica a Kiev. "Domani andrò in Ucraina. Gli obiettivi dell’Italia e di tutti i nostri partner sono quelli di ridurre la tensione ai confini tra Russia e Ucraina e di trovare una soluzione diplomatica alla crisi in atto", ha scritto in un post su Facebook il ministro degli Esteri, ricordando che "abbiamo sempre sostenuto la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, coordinandoci con l’Unione europea e gli alleati Nato". "Il nostro impegno è massimo per preservare pace e stabilità", ha assicurato. Di Maio potrebbe volare a Mosca in settimana, a quanto si apprende, per un incontro con il collega russo Sergei Lavrov. Lo stesso capo della diplomazia russa, citato dalla Tass, in un incontro con il presidente Vladimir Putin questa mattina aveva anticipato "contatti" con Di Maio nei prossimi due giorni. "I nostri colleghi mi stanno contattando, domani ci sarà il ministro degli Esteri polacco, tra due giorni il ministro degli Esteri italiano", le parole di Lavrov.

19.30 - "La Nato continua a essere pronta a impegnarsi a un dialogo utile con la Russia. Il modo migliore per dimostrare che è pronta a una soluzione pacifica è de-escalando la situazione e ritirando le forze che ora minacciano l'Ucraina". Lo ha ribadito il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una dichiarazione congiunta a Bruxelles dopo un incontro con il presidente colombiano Ivan Duque.

19.05 - La Gran Bretagna invierà "un piccolo numero di militari" in Lituania per sostenere il paese baltico nei compiti di intelligence, sorveglianza e ricognizione. Lo ha reso noto su Twitter il ministero della Difesa di Londra, spiegando che il dispiegamento "aiuterà ad accrescere la capacità della Lituania di affrontare la pressione al confine con la Bielorussia". Londra e Vilnius "condividono la preoccupazione sull'ammasso di truppe russe al confine ucraino e per la crisi dei migranti in corso al confine fra Lituania e Bielorussia", ha commentato il ministro della Difesa Ben Wallace.

18.45 - Un documento di dieci pagine. La Russia sta completando la risposta alle contro proposte degli Stati Uniti alle richieste per garanzie vincolanti sulla sicureza in Europa, ha detto Sergei Lavrov a Vladimir Putin. "Non possiamo accettare" le risposte negative degli Usa ad alcune nostre richieste, vale a dire, allo stop all'espansione della Nato a est, e al ritorno alla situazione precedente al 1997, quando fu firmato l'Atto fondativo Nato Russia.

19.30 - La polizia in Ucraina ha aumentato il livello di allerta nelle città e intorno alle infrastrutture critiche da oggi fino a sabato. "Questa situazione non deve essere causa di panico. Si tratta di proteggere e preparare", ha reso noto la polizia in un comunicato mentre il ministro degli Interni, Denis Monastirski, ha annunciato il bando per qualsiasi manifestazione pro separatista e il dispiegamento delle forze per proteggere il Paese da attività separatiste.

18 - Appare "molto probabile", allo stato, che un Consiglio Europeo straordinario si riunisca a Bruxelles "nella tarda mattinata di giovedì" prossimo, per affrontare il tema della situazione ai confini dell'Ucraina. Lo si apprende da fonti Ue. Giovedì e venerdì i capi di Stato e di governo dell'Ue si riuniranno a Bruxelles per il vertice Ue-Unione Africana. L'adozione delle sanzioni minacciate dall'Unione nei confronti della Russia in caso di un attacco a Kiev richiede in ogni caso l'unanimità dei 27 Paesi membri.

17.45 - La Russia "sta procedendo nel suo dialogo con i partner Occidentali, in particolare con gli Stati Uniti, alla ricerca di risposte alle sue legittime richieste". Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel colloquio che ha avuto oggi al Cremlino con il Presidente Vladimir Putin. "Come ministro degli Esteri, devo dire che c'è sempre una chance" per i colloqui, ha dichiarato inoltre Lavrov, rispondendo a Putin che gli chiedeva se ci fosse ancora la possibilità di raggiungere un accordo con i partner occidentali, sulle richieste di garanzia di sicurezza di Mosca. "La Russia è disponibile ad ascoltare contro argomentazioni serie", da parte degli interlocutori, ha sottolineato il ministro. "Non penso che le nostre possibilità si siano esaurite, ma naturalmente i negoziati non devono protrarsi all'infinito. Ma a questo punto propongo che si proseguano questi sforzi", ha aggiunto. Il cauto ottimismo scaturito dalle parole di Lavrov è stato confermato dal successivo incontro di Putin al Cremlino, con il ministro della Difesa, Sergei Shoigu. Alcune esercitazioni militari sono in fase finale, altre saranno terminate a breve", ha affermato Shoigu. "Sono state provate contro misure contro diverse azioni del nemico".

17.40 - Al momento non ci sono piani "in agenda" per l'adesione dell'Ucraina alla Nato. E' quanto ha affermato il cancelliere tedesco Olaf Scholz dopo i suoi colloqui oggi a Kiev con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, "Ed è per questo è che curioso osservare che il governo russo sta rendendo qualcosa che praticamente non è in agenda l'oggetto di un grande problema politico", ha poi aggiunto. "Questa è, alla fine, la sfida che ci troviamo di fronte - ha concluso -c eh qualcosa che non è assolutamente un problema viene reso un problema".

17.30 - Nel quadro della costante azione condotta dall’Italia per favorire l’allentamento della tensione ai confini fra Russia e Ucraina e per una soluzione diplomatica della crisi in atto, il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio si recherà domani in missione a Kiev, secondo quanto comunica la Farnesina in una nota.
Di Maio ribadirà il pieno sostegno dell’Italia alla sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, in stretto coordinamento con i partner Ue e alleati Nato. Al contempo, il ministro confermerà il convinto appoggio italiano a ogni sforzo negoziale, anche nel quadro degli accordi di Minsk e del Formato Normandia, al fine di preservare la stabilità e giungere ad una composizione pacifica e duratura del confronto in corso.

17.15 - "Gli Stati Uniti e i suoi partner rimangono uniti nell'impegno per la sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina, compresa la sua stabilità economica e finanziaria". E' quanto ha detto Antony Blinken nel suo colloquio telefonico oggi con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, secondo quanto rende noto il portavoce del dipartimento di Stato. "Il segretario di Stato - prosegue la nota - ha poi sottolineato che, nonostante l'immediata priorità degli Stati Uniti sia di sostenere gli sforzi per la distensione, ogni ulteriore aggressione militare della Russia sarà affrontata con una risposta rapida, coordinata e potente".

17.05 - La Russia "sta procedendo nel suo dialogo con i partner Occidentali, in particolare con gli Stati Uniti, alla ricerca di risposte alle sue legittime richieste", ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel colloquio che ha avuto oggi al Cremlino con il Presidente Vladimir Putin. "Come ministro degli Esteri, devo dire che c'è sempre una chance" per i colloqui, ha dichiarato inoltre Lavrov, rispondendo a Putin che gli chiedeva se ci fosse ancora la possibilità di raggiungere un accordo con i partner occidentali, sulle richieste di garanzia di sicurezza di Mosca. "La Russia è disponibile ad ascoltare contro argomentazioni serie", da parte degli interlocutori, ha sottolineato il ministro. "Sia lei che altri esponenti russi hanno ripetutamente avvertito dell'inammissibilità di negoziati senza fine su questioni che devono essere risolte oggi. Non penso che le nostre possibilità si siano esaurite, ma naturalmente non i negoziati non devono protrarsi all'infinito. Ma a questo punto propongo che si proseguano questi sforzi", ha aggiunto.
Il cauto ottimismo scaturito dalle parole di Lavrov è stato confermato dal successivo incontro di Putin al Cremlino, con il ministro della Difesa, Sergei Shoigu. Alcune esercitazioni militari sono in fase finale, altre saranno terminate a breve", ha affermato Shoigu. "Sono state provate contro misure contro diverse azioni del nemico".

16.45 - "Air France mantiene i suoi voli in Ucraina". Ad affermarlo è un portavoce della compagnia francese interpellato dall'Adnkronos. Klm, invece, da sabato, ha interrotto i suoi voli sabato sera "fino a nuovo avviso". La compagnia olandese, controllata dal gruppo Air France - Klm, sabato aveva ricordato che "Klm non sorvola le regioni orientali dell'Ucraina e della Crimea dal 2014".

16.16 - "L’attenzione del Parlamento sulla crisi ucraina è costante: giovedì saranno auditi in commissione Esteri gli ambasciatori italiani a Mosca e Kiev. Il nostro Paese è al lavoro perché si trovi una soluzione diplomatica e si fermi questa pericolosa escalation militare". Lo scrive in un post su Facebook il presidente della Camera, Roberto Fico.13.56 - "Ci sono una serie di elementi che, a mio avviso, fanno sì che i russi non intendano condurre nessuna azione offensiva" ma esiste il "rischio di un incidente" perché "da mesi il personale armato sia paramilitare che militare è lì e si può creare uno stato di tensione in grado di sfociare in qualcosa di incontrollato". Lo afferma all'Adnkronos il generale Giorgio Battisti, primo comandante del contingente italiano della missione Isaf in Afghanistan, a proposito della crisi tra Russia e Ucraina.

16.05 - Il ministero degli Esteri svizzero ha annunciato che verranno riportati in patria i congiunti con figli del personale dell'ambasciata elvetica a Kiev a causa della situazione incerta della sicurezza. Lo rende noto un comunicato, in cui si sconsiglia agli svizzeri di recarsi in Ucraina, a meno di necessità urgenti. In Ucraina vivono al momento 257 cittadini svizzeri e la loro partenza rimane una scelta individuale, precisa il comunicato. L'ambasciata svizzera a Kiev rimane aperta ed è perfettamente operativa. Per quanto riguarda la compagnia aerea Swiss, il vettore ha precisato all'agenzia di stampa Awp che mantiene i collegamenti verso Kiev. Tuttavia, la compagna evita lo spazio aereo ucraino ad eccezione di quello della capitale e segue la situazione da vicino. A fine gennaio, Swiss aveva deciso un cambio di orario dei propri voli verso l'Ucraina affinché il personale non fosse costretto a trascorrere la notte in loco.

16.04 - "La mia visita in Ucraina avviene in un momento molto grave". Lo ha detto Olaf Scholz durante la conferenza stampa oggi a Kiev con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ribadendo la solidarietà della Germania all'Ucraina. Ed annunciando altri 150 milioni di euro di aiuti finanziari al Paese dell'Europa orientale. La conferenza stampa si è svolta dopo il colloquio tra i due leader, durato due ore, che Scholz ha definito "buono ed equo". Il cancelliere tedesco ha poi sottolineato come la Germania, insieme alla Francia, abbia intensificato i negoziati nell'ambito del formato Normandia. "E' e rimane un processo difficile, ma vale la pena farlo" ha aggiunto Scholz che ha definito "non comprensibili le attività militari della Russia sul confine". "Non c'e' una buona ragione per un rafforzamento militare", ha concluso.

15.52 - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che non intende far uscire la sua famiglia del paese di fronte al rischio di una azione militare russa. La first lady ed io dobbiamo essere "d'esempio" per i cittadini, ha detto Zelensky rispondendo ai giornalisti nella conferenza stampa a Kiev assieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz.

15.51 - "Siamo pronti ad un serio dialogo con la Russia sulle questioni della sicurezza europea". Lo ha detto Olaf Scholz durante la conferenza stampa oggi a Kiev, ribadendo la volontà di evitare l'escalation ma aggiungendo però di voler "essere chiaro: se la Russia di nuovo viola l'integrità territoriale, noi sappiamo che fare". "Siamo pronti ad ampie ed effettive sanzioni in coordinamento con i nostri alleati", ha detto il cancelliere tedesco che ha ricordato, riguardo al dialogo con Mosca, che "Nato e Usa hanno presentato alla Russia proposte concrete, che noi sosteniamo, Noi ora aspettiamo la reazione -ha concluso - una risposta dalla Russia".

13.42 - Il titolare della Farnesina, Luigi Di Maio, sta pianificando una visita diplomatica a Kiev. A quanto si apprende, già domani il ministro degli Esteri potrebbe recarsi nella capitale ucraina.

15.39 - I ministri della Difesa di Ucraina e Bielorussia Aleksei Reznikov e Viktor Khrenin hanno parlato al telefono dei passi per rafforzare la fiducia nella regione oltre che dei "punti dolenti" nelle relazioni bilaterali e dello stato attuale della cooperazione militare, rende noto l'agenzia Belta mentre sono in corso le esercitazioni militari su larga scala in Bielorussia, congiunte fra Bielorussia e Russia.

15.13 - Lufthansa "monitora la situazione" in Ucraina ma attualmente la compagnia aerea tedesca mantiene i suoi voli. Ad affermarlo è un portavoce del gruppo tedesco interpellato dall'Adnkronos spiegando che le altre tratte la compagnia evita il sorvolo dello spazio aereo ucraino. "La sicurezza dei nostri passeggeri e membri dell'equipaggio ha sempre la massima priorità. Attualmente, il gruppo Lufthansa continua a mantenere i suoi voli a destinazione dell'Ucraina", spiega il portavoce aggiungendo che si tratta di una decisione "che corrisponde alle valutazioni delle autorità nazionali e internazionali". In ogni caso la compagnia aerea tedesca "continua a monitorare da vicino la situazione" e per gli altri voli il gruppo "non sta sorvolando lo spazio aereo ucraino".

15.01 - "Alcune esercitazioni militari sono terminate, altre sono vicine alla fine", ha affermato il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, in un colloquio con il Presidente Vladimir Putin oggi al Cremlino. 14.26 - La Grecia sollecita i connazionali che si trovano in Ucraina affinché lascino subito il Paese. Il ministero degli Esteri "sconsiglia vivamente i viaggi in tutto il territorio ucraino e raccomanda ai cittadini greci che si trovano nel Paese di lasciarlo immediatamente".

14.26 - Per chi ancora si trova in Ucraina l'invito è a segnalare "rapidamente" i dati di contatto all'ambasciata greca a Kiev. L'avviso sul sito web del ministero degli Esteri ricorda che "è stato ridotto al necessario" il personale della rappresentanza diplomatica, mentre verrà rafforzato lo staff del consolato a Mariupol, nel sudest dell'Ucraina.

13.32 - La Duma di Stato russa ha fissato per domani il voto della risoluzione in cui si chiede al Presidente Vladimir Putin di riconoscere, come parte della Federazione russa, le regioni separatiste ucraine di Donetsk e Luhansk, autoproclamatesi Repubbliche indipendenti nel 2014. Sono state presentate due diverse risoluzioni. La prima, presentata dal Partito comunista, chiede direttamente al Presidente di riconoscere le due Repubbliche, la seconda, del partito al potere di Russia unita, sollecita consultazioni fra il Presidente e i ministri degli Esteri e della Difesa, prima di, eventualmente, procedere. Entrambi i testi saranno discussi domani.

13.05 - Un impegno dell'Ucraina "formalizzato in qualche modo" a non perseguire l'adesione alla Nato "sarebbe un passo che potrebbe contribuire considerevolmente a formulare una risposta più significativa alle preoccupazioni di Mosca", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, indicando la strada per una soluzione della crisi fra Russia e Ucraina. L'ambasciatore ucraino a Londra, Vadim Pristaiko, ha anticipato la possibilità che Kiev possa rinunciare all'intenzione di aderire alla Nato, se questo potesse evitare la guerra.

13.03 - La Commissione europea sta lavorando per farsi trovare "pronta" nel caso in cui un attacco russo all'Ucraina provocasse un flusso di rifugiati provenienti da questo Paese verso gli Stati membri dell'Ue, in primis quelli che condividono confini con l'ex repubblica sovietica, come Polonia e Ungheria. A confermarlo è la vice portavoce capo dell'esecutivo Ue, Dana Spinant, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. "Oltre alle sanzioni - dice Spinant - il secondo binario del nostro lavoro è la preparazione. Lavoriamo su tutti i possibili aspetti" che potrebbe comportare un'aggressione russa "e le migrazioni e i rifugiati sono uno di questi aspetti. Saremo pronti per qualsiasi cosa accada" e, a questo fine, "lavoriamo con i nostri Stati membri. Il processo di preparazione è in corso: il nostro obiettivo è essere pronti per tutto quello che può succedere" nel campo delle migrazioni, come in quello dell'energia. In questo momento, precisa la portavoce, "siamo pienamente concentrati sul trovare una soluzione diplomatica e per la de-escalation. Se una soluzione diplomatica dovesse fallire, ci faremo trovare pronti. Non ci addentriamo ora nei dettagli" del lavoro preparatorio in corso, conclude.

La Commissione europea "sta lavorando a un pacchetto vasto, robusto e ampio di sanzioni economiche e finanziarie che introdurremo rapidamente nei confronti della Russia, se commetterà qualsiasi atto di aggressione nei confronti dell'Ucraina", ha ribadito Spinant. "Non ne discutiamo in pubblico i dettagli - aggiunge - ma siamo molto avanti nella preparazione di questo pacchetto di sanzioni", che verranno "attuate rapidamente" se necessario, conclude Spinant.

12.41 - La Cina invita "tutte le parti interessate a rimanere razionali" e a "evitare azioni che inasprirebbero le tensioni con un impatto sulla crisi" ucraina. Il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, ha insistito sul dialogo e, riporta l'agenzia Xinhua, sulla "necessità di tornare al punto di partenza di Minsk II", il protocollo firmato nel 2015. "Tutte le parti - ha detto - dovrebbero spingere per una soluzione globale della crisi ucraina e delle questioni pertinenti attraverso il dialogo e il negoziato". Secondo Wang, l'ambasciata cinese a Kiev e i consolati della Cina continuano a operare normalmente, dopo che la rappresentanza diplomatica ha invitato i connazionali in Ucraina alla massima attenzione.

12.19 - E' San Valentino anche a Konotop, città dell'Ucraina a 50 chilometri dal confine russo. Molto più vicina a Mosca, ''nella simpatia'', di quanto non lo sia a Kiev, ''una megalopoli che ha uno stile di vita europeo''. Qui ''c'è un forte sentimento filo russo'' perché ''essendo una città di confine in molti ogni giorno prendono il treno e vanno a lavorare in Russia. O hanno figli o mariti in Russia''. Ma oggi ''tutti gli uomini della città si stanno affrettando a comprare i fiori per le loro donne'', come racconta ad Adnkronos Loris, pensionato emiliano che tre anni fa ha deciso di lasciare l'Italia per trasferirsi in Ucraina.

12.14 - "Dobbiamo tutti mantenere la calma e la mente fredda e non cedere alle provocazioni". E' l'appello lanciato dai servizi di sicurezza dell'Ucraina, il Sbu che si occupa delle operazioni di contro spionaggio, che avvisa del rischio di "una nuova spirale di guerra ibrida" sul territorio ucraino. "Il panico e la destabilizzazione portano benefici solo ai nemici, non all'Ucraina - continua il comunicato - tutti dobbiamo pensare in modo critico e verificare qualsiasi informazione: fidarsi dei dati che vengono da fonti ufficiali e non quelle anonime, imparare a distinguere la verità dalle falsificazioni". Secondo l'agenzia di intelligence in questo momento sono in corso diversi tentativi di diffondere il panico attraverso informazioni false e distorte: "tutto questo non è che una nuova, potente ondata di guerra ibrida", ha aggiunto, spiegando che questa utilizza sia le reti sociali, i media tradizioni e i discorsi politici che "diffondono la narrativa del Paese aggressore".

12.13 - La compagnia aerea norvegese Norwegian eviterà fino a nuove disposizioni lo spazio aereo dell'Ucraina. La notizia è stata confermata all'agenzia Dpa e un portavoce ha precisato che sebbene la compagnia non abbia voli diretti con l'Ucraina occasionalmente le rotte prevedono il passaggio dallo spazio aereo ucraino ad esempio per i collegamenti con la Turchia. L'olandese Klm ha annunciato nel fine settimana, come precauzione di sicurezza, lo stop temporaneo ai voli per l'Ucraina fino a nuovo avviso.

11.48 - I Paesi del G7 sono pronti ad imporre alla Russia sanzioni economiche "massicce" in caso di invasione dell'Ucraina. E' quanto affermano i ministri delle Finanze dei Sette Grandi che in una dichiarazione congiunta si dicono pronti a mettere in campo "una risposta rapida, coordinata e forte" contro Mosca.

11.42 - Gli Stati Uniti preparano il trasferimento nelle prossime 48 ore di tutto il personale dell'ambasciata a Kiev. Lo ha riportato questa notte la Cbs news. Nel fine settimana, il dipartimento di Stato ha diffuso un nuovo travel advisory con il quale ha ritirato dal Paese tutto il personale non essenziale dell'ambasciata. Del personale rimasto nel Paese, alcuni sono in procinto di essere spostati a Lviv, nella regione occidentale dell'Ucraina, perché "più vicini alle sedi diplomatiche e consolari degli Stati Uniti nei Paesi confinanti", hanno riferito fonti Usa. Si stima siano 30mila, 7mila dei quali registrati con l'ambasciata, riporta ancora la Cbs ricordando che sono stati esortati a lasciare "immediatamente" il Paese con mezzi propri.

11.27 - La Lituania, sulla scia di molti altri Paesi, sconsiglia i viaggi in Ucraina e invita i connazionali a lasciare "immediatamente" il Paese. Il ministero degli Esteri nelle raccomandazioni aggiornate sul suo sito web chiede, "a causa di possibili problemi" con i collegamenti aerei, ai "cittadini della Lituania di non recarsi in Ucraina e a coloro che si trovano in Ucraina di lasciare immediatamente il Paese".

11.14 - "Quanto sta accadendo al confine tra Ucraina e Russia preoccupa il mondo intero. Il rischio concreto di una guerra – o anche solo l’ipotesi che si possa scatenare un conflitto – turba gli animi, scuote le coscienze, aggiunge preoccupazioni alle tante che l’umanità sta già vivendo per la pandemia e per le altre “pandemie” che attraversano il pianeta: povertà, malattie, mancanza di istruzione, conflitti locali e regionali… È responsabilità di tutti, a cominciare dalle sedi politiche nazionali e internazionali, non solo scongiurare il ricorso alle armi, ma anche evitare ogni discorso di odio, ogni riferimento alla violenza, ogni forma di nazionalismo che porti al conflitto". Questo l'appello per la pace in Ucraina lanciato dalla Conferenza episcopale Italiana.

10.50 - Il premier britannico Boris Johnson lancerà a partire da oggi un'offensiva diplomatica e "si recherà nei Paesi europei alla fine di questa settimana, nel suo tentativo di unire gli alleati occidentali di fronte alla situazione in Ucraina". Lo ha annunciato un portavoce di Downing Street, che secondo quanto riportato dal Telegraph ha spiegato che "c'è ancora un'opportunità per la de-escalation e la diplomazia, e il primo ministro continuerà a lavorare instancabilmente a fianco dei nostri alleati per convincere la Russia a fare marcia indietro". L'iniziativa di Londra conterà anche sulla missione della ministra degli Esteri Liz Truss, che in setttimana si recherà in varie capitali europee e sabato terrà un discorso alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco per affrontare l'impatto della crisi ucraina sulla sicurezza globale.

10.31 -Le parole dell'ambasciatore ucraino a Londra riguardo alla possibile rinuncia all'adesione alla Nato per non scatenare una guerra con la Russia sono state "prese fuori contesto". E' quanto precisa il ministero degli Esteri ucraino, sottolineando che la prospettiva di un'adesione all'Alleanza atlantica da parte di Kiev è "incardinata nella Costituzione". Per l'Ucraina è "cruciale" avere una "garanzia di sicurezza" e "la migliore garanzia sarebbe l'immediata adesione alla Naro", ha affermato il ministero.

10.19 - Le relazioni tra Mosca e Washington sono a un "livello bassissimo". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Ci sono alcuni canali di dialogo, ha affermato in dichiarazioni ai media russi riportate dalla Bbc, ma quando si tratta di "rapporti bilaterali, si può parlare solo in negativo". "Siamo - ha aggiunto - a un punto molto, molto basso". I presidenti dei due Paesi "parlano, c'è dialogo su altri fronti", ha detto ancora Peskov, affermando che si tratta di un aspetto positivo "perché solo un paio di anni fa non c'era dialogo, non c'erano contatti del genere".

10.03 - Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto alla Russia ''segnali immediati di de-escalation'' durante la sua visita a Kiev. Domani Scholz sarà a Mosca. Su Twitter, il cancelliere tedesco ha avvertito che ci saranno ''conseguenze pesanti'' per la Russia se deciderà di invadere l'Ucraina.

9.43 - La popolazione ucraina ''sì, è preoccupata. Ma relativamente''. Perché, da quello che raccontano i fedeli che si riuniscono nella Cattedrale di Sant'Alessandro a Kiev, gli ucraini ''sono abituati al conflitto e a una situazione di tensione che va avanti da anni'', dal 2014. Lo afferma ad Adnkronos il nunzio apostolico in Ucraina, Visvaldas Kulbokas, secondo il quale ''l'Ucraina è diventato un Paese resiliente. Nel bene e nel male è abituato al conflitto''.


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