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A Peschiera Borromeo

Critica sindaca su Facebook, costretta a scusarsi via mail

24 luglio 2019 | 12.58
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Dopo un commento piccato all'amministrazione di Peschiera Borromeo, la donna è stata convocata dal comandante della polizia locale Claudio Grossi: "Ha fatto un commento un po’ pesante, sarebbe meglio se scrivesse una lettera di scuse alla prima cittadina" che dice: "Potevamo querelarla"

Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

Critica il comune su Facebook e il comandante dei vigili le impone le scuse alla sindaca. Adesso è bufera sulla singolare disposizione della polizia locale a Peschiera Borromeo, un comune di 23mila abitanti a quattro passi da Linate, in provincia di Milano. Il 27 giugno scorso, un giovedì sera, una donna legge un post sul profilo Facebook del Comune con il quale l’amministrazione informa dell’avvio dei lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale lungo le strade. Strisce pedonali nuove di zecca, ma le strade restano accidentate. Così la donna commenta piccata: “Amministrazione ridicola”.

Non è l’unica residente a lamentarsi via social. Ma il giorno seguente il comandante della polizia locale Claudio Grossi le invia sotto casa una pattuglia. Un agente le suona alla porta e le comunica: “Il comandante ha urgente bisogno di parlare con lei”.

Il Corriere della Sera ricostruisce l’interlocuzione col capo dei vigili, che conferma quanto accaduto, sostenendo di aver agito d'iniziativa. “Guardi lei ha fatto un commento un po’ pesante – le direbbe Grossi – sarebbe meglio se scrivesse una lettera di scuse alla sindaca”. La donna, basita, esegue. Alle 13.33 di venerdì 28 giugno spedisce una e-mail di scuse alla prima cittadina di centrosinistra Caterina Molinari, ex Pd.

“Le chiedo di accettare le mie scuse più sincere per quello che ho scritto – recita la e-mail 'riparatoria' – prometto che non succederà mai più”. Il commento sulla pagina Facebook del Comune nel frattempo viene eliminato.

“Sono rimasta di ghiaccio – ammette la cittadina al Corriere della Sera - trovarsi la polizia sotto casa poche ore dopo un commento social è un’esperienza che mai mi sarei immaginata. Offese? Il Comune mostri lo screenshot, non ho nulla da temere. La mia era l’espressione di un dissenso per le strade piene di buche". E Le scuse immediate? “Non avevo possibilità di scelta”, risponde ancora la donna.

La ricostruzione dell’accaduto, rilanciata nei giorni scorsi dall’ex candidato locale di Fratelli d’Italia Giulio Carnevale, è confermata anche dalla sindaca. “Non ho chiesto io di intervenire ma le direttive sono queste - ripete Molinari - il commento era lesivo dell’onorabilità dell’amministrazione. Siamo pubblici ufficiali. Avremmo potuto fare una querela così diamo possibilità agli autori di correggere il tiro”. E gli agenti a casa? “A me – ammette Molinari - sembra una cosa normalissima”.

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